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  • Zaniolo & co.: Tottenham-Milan e gli intrecci di mercato sfumati

    Zaniolo & co.: Tottenham-Milan e gli intrecci di mercato sfumati

    • Emanuele Tramacere
    Tottenham-Milan è una gara che vale una stagione, e sì, non solo per i rossoneri, che con il passaggio ai quarti di finale si giocano una grossa fetta di un potenziale extra-budget estivo, ma anche per gli Spurs che al secondo anno di Antonio Conte vogliono provare a raccogliere risultati in campo. Tottenham-Milan è quindi un importantissimo intreccio per il presente e per il futuro delle due squadre che, in realtà, anche in passato in sede di mercato hanno spesso e volentieri condiviso obiettivi comuni.

    KULUSEVSKI - Oggi il fantasista svedese Dejan Kulusevski è uno degli insostituibili di Antonio Conte, ma soltanto un anno e qualche mese fa, quando stava per lasciare la Juventus, fu a un passo dal Milan. "È sempre stata la squadra migliore al mondo" dichiarò una volta arrivato al Tottenham in riferimento al club rossonero che ci provò a prelevarlo da Torino in prestito oneroso da 3 milioni con diritto di riscatto. La Juve declinò e fece bene perché dal Tottenham arrivarono cifre ben più alte e con una formula che prevedeva un incasso più sicuro.

    TANGANGA E SARR - Milan e Tottenham hanno provato nel corso degli ultimi anni anche ad intavolare operazioni fra i due club, ma l'asse Londra to Milan non si è mai realmente acceso. Prima dopo l'addio a parametro zero di Franck Kessie, il Milan provò a prendere in prestito dagli Spurs Pape Matar Sarr, mediano che era in prestito al Metz e che oggi è rientro a pieno regime in organico con Conte anche se con minutaggio limitato. Non se ne fece nulla e Maldini virò su Aster Vranckx. Stesso discorso anche per Japhet Tanganga, in realtà corteggiato per due sessioni consecutive, salvo poi virare del tutto su Malik Thiaw che all'andata fu uno dei protagonisti assoluti della gara.

    ZANIOLO E GLI ALTRI - E poi? Anche Emerson Royal è stato a lungo sul taccuino degli uomini mercato del Milan salvo poi preferire i quattrini della Premier e del patron Daniel Levy, quattrini che non sono bastati a portare alla corte di Antonio Conte forse il più grande e ancora concreto obiettivo di mercato dei due club nell'ultima sessione invernale di mercato: Nicolò Zaniolo. Sia il Milan che il Tottenham hanno provato l'assalto nei concitati giorni di fine mercato offrendo però alla Roma soltanto un prestito con diritto di riscatto. L'esterno italiano preveriva i rossoneri, ma alla fine l'offerta del Galatasaray, a mercato italiano e inglese chiuso, fu l'unica che convinse la proprietà della Roma a lasciarlo partire. La clausola da 35 milioni presente nel suo contratto in Turchia fa ancora gola, e a prescindere da come finirà in Champions, il duello Tottenham-Milan per Zaniolo si riproporrà la prossima estate.

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