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  • Torino: Zaza, mai così male in serie A

    Torino: Zaza, mai così male in serie A

    • Andrea Piva
    Dodici presenze, ma solamente quattro da titolare, un gol: sono questi i numeri di Simone Zaza con il Torino in questo inizio di stagione. Dopo un anno e mezzo da protagonista assoluto in Spagna con la maglia del Valencia, condito da diciannove reti, l'attaccante lucano di certo non si aspettavo un ritorno così complicato in Italia. Basti pensare che, considerando le prime quattordici giornate di campionato, questo è il peggior inizio di campionato di serie A per il centravanti: sia al Sassuolo che alla Juventus era riuscito a essere più prolifico davanti alla porta rispetto a quanto lo è stato finora con la maglia granata. 

    MAI COSI' MALE - Cinque gol nelle prime quattordici giornate del campionato 2013/2014 con il Sassuolo, quattro l'anno successivo sempre con la maglia neroverde, due invece con quella della Juventus (più uno in Champions League) pur avendo a disposizione meno spazio. Simone Zaza non è mai stato un bomber da venti reti a stagione, ma in serie A (escludendo ovviamente le prime stagioni quando si alternava tra Primavera e Prima squadra) non aveva neanche mai faticato così tanto come al Torino dove, in questi primo tre mesi, non è neanche riuscito a conquistarsi una maglia da titolare: pur avendo giocato in quasi tutte le partite, eccezion fatta per le prime due, è quasi sempre entrato in campo a partita in corso. Per trovare un avvio di stagione peggiore bisogna tornare a quello con il West Ham, in Premier League, nel 2016: zero gol giocando in otto partite.

    NAZIONALE PERSA E QUEI 15 MILIONI... - Il rendimento finora al di sotto delle aspettative con il Torino ha anche fatto perdere a Zaza la Nazionale: il ct Roberto Mancini, pur tenendo in considerazione l'attaccante lucano, lo ha infatti escluso delle ultime convocazioni. Il numero 11 granata dovrà fare affidamento a tutta la sua grinta e la sua determinazione per tornare a essere protagonista in serie A e in Nazionale, oltre che per dimostrare che quei 15 milioni di euro che il presidente Urbano Cairo a fine stagione sarà obbligato a versare nelle casse del Valencia, per acquistarlo a titolo definitivo (al momento è in prestito al Torino), sono soldi ben spesi.

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