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  • Zeman: 'Il problema della Roma è la società. Vi dico perché mi hanno esonerato'

    Zeman: 'Il problema della Roma è la società. Vi dico perché mi hanno esonerato'

    "Totti sarebbe dovuto rimanere sempre alla Roma, purtroppo ci sono state situazioni che non gli hanno permesso di restare". Parola di Zdenek Zeman, l'allenatore che conosce bene l'ambiente giallorosso e col quale Francesco è cresciuto e maturato. "In tanti hanno avuto il ruolo da direttore tecnico senza avere le sue competenze - spiega Zeman al Corriere dello Sport - lui voleva solo partecipare alla vita della società. Giocatore pigro? Io ne ho avuti tanti, ma non lui. In campo era un professionista". Secondo l'allenatore il problema non è solo di questi ultimi anni: "Credo sia nato per come è stato trattato anche da giocatore. All'estero conoscono la Roma di Totti, non la Roma calcio, per questo sicuramente ora sarà una società diversa. Per recuperare il rapporto con i tifosi bisogna fare i fatti dimsotrando che era Totti che sbagliava, e purtroppo in questi anni non lo hanno mai fatto".

    L'ESONERO - Sul nuovo allenatore giallorosso: "Fonseca dovrà prima di tutto deve imparare la lingua, ma non sarà un problema. Come il problema della Roma non è chi c'è in panchina, ma la società. Io mi sono trovato male con questa dirigenza, infatti nonostante la finale di Coppa Italia, la mia avventura non è finita bene. Ma sono stato esonerato per alcune dichiarazioni nelle quali chiedevo rispetto delle regole e organizzazione.  Avevano detto che sarebbero andati via tutti, non l'ha fatto nessuno".

    BALDINI E DI FRANCESCO - Sul ruolo di Baldini: "Era influente come adesso. Entrava in tante cose, anche nelle valutazioni mediche. Io non volevo l'intromissione di altre persone perché ho sempre fatto tutto da solo". L'addio di Totti lo mette sul mercato: "Spero scelga una situazione adatta a lui nella quale possa aiutare a migliorare qualcosa". Sull'esonero di Di Francesco, allievo del boemo: "Ha incontrato mille difficoltà e ha dovuto cambiare spesso il modo di giocare. E' stato sbagliato esonerarlo a marzo. Pastore? Non ha dato quelo che ci si aspettava. E non so chi l'abbia preso, perché non è un giocatore per Di Francesco". Sul mercato: "Con tutti i giocatori che ha ceduto, la Roma avrebbe vinto lo scudetto. Il calcio di oggi, però, è dominato dai soldi e dal business, l'aspetto sportivo viene messo in secondo piano".

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