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  • Zuckerberg abbandona lo smartphone: 'Non è il punto di arrivo'. Useremo occhiali che proiettano ologrammi?

    Zuckerberg abbandona lo smartphone: 'Non è il punto di arrivo'. Useremo occhiali che proiettano ologrammi?

    • Lorenzo Piersanti
    Il futuro degli smartphone è in serio pericolo. La straripante velocità dello sviluppo tecnologico nel terzo millennio ha portato Mark Zuckenberg a delineare un possibile scenario privo di Iphone e dispositivi dotati di display.

    A questo proposito, nell’intervista rilasciata al noto Youtuber Marques Brownlee, l’amministratore delegato di Facebook fa riferimento ad un nuovo modo di interagire con il mondo che ci circonda, chiamando in causa la realtà virtuale e la realtà aumentata.

    Una valutazione, quella di Zuckerberg, che giustifica e alimenta il suo impegno orientato all'innovazione. Lo sviluppo a favore di realtà aumentata e virtual è fortemente caldeggiata da Oculus; l’azienda acquisita da Facebook nel 2014, infatti, gioca un ruolo di primo piano nel settore. Allo stesso tempo, la società di Menlo Park si ripropone di sviluppare la ricerca su un dispositivo indossabile di realtà aumentata, un prototipo di occhialino in grado di percepire la realtà virtuale, con l’ausilio audio-visivo. Zuckerberg immagina un futuro nel quale le persone potranno comunicare e interagire fra loro e con oggetti virtuali indossando un paio di occhiali simili a quelli normali, in grado di proiettare ologrammi e senza avere necessità di un display come quello di un cellulare. Il senso di presenza, cioè la sensazione di stare effettivamente con un'altra persona e in un ambiente, sebbene a distanza, consegna all'utente un'esperienza vivida e estremamente coinvolgente sotto il profilo sensoriale. Un tratto distintivo, insomma, che potrebbe fare la differenza nella corsa al progresso rispetto agli attuali smartphone.

    I tempi ancora non sono maturi per un cambiamento così radicale, ma i primi mattoni sono già stati messi. Forse siamo alle porte di una nuova e innovativa esperienza con il mondo e le persone che ci circondano. “Oggi nelle nostre tasche c'è il cellulare ma questo potente computer dotato di un piccolo schermo non è il punto di arrivo ultimo dello sviluppo tecnologico”, spiega Zuckerberg, che lancia un decisivo assist alla scomparsa dei dispositivi mobili. E di conseguenza, come canta Jovanotti, all’inizio di una nuova era.

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