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    10 domande a Fassone, le risposte: il closing slitta ma ci sarà, il mercato di gennaio lo farà Galliani. Senza soldi...

    10 domande a Fassone, le risposte: il closing slitta ma ci sarà, il mercato di gennaio lo farà Galliani. Senza soldi...

    Tre giorni fa Calciomercato.com ha rivolto dieci domande a Marco Fassone, amministratore delegato in pectore del nuovo Milan, affinché chiarisse quali prospettive attendono i tifosi rossoneri, in grande fermento tra sogni, speranze e rinvii. Fassone ovviamente non risponde, si è trincerato dietro un comprensibile silenzio da quando ha assunto questo incarico, non rilascia alcuna dichiarazione. Calciomercato.com ha però lavorato attorno a queste dieci domande, tra i pensieri e le sensazioni di chi circonda Fassone e le opinioni e i programmi di chi guida oggi il club, ed è in grado di dare le risposte a quelle domande.

    1- Si sente di confermare che il closing sarà completato il 13 dicembre, come da comunicato di Sino Europe dello scorso 17 novembre?
    No. E' anzi probabile che il closing sia destinato a slittare, probabilmente di oltre un mese. Ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che il Milan cambierà proprietario, come d'altronde ha appena ricordato lo stesso Berlusconi. Del resto è impensabile che i cinesi, i quali hanno già versato a Fininvest 100 milioni di euro, rinuncino a una simile cifra senza portare a compimento l'affare: sono ricchi, ma non scemi né sprovveduti.

    2- Cosa succederà se le tempistiche non saranno rispettate?
    Sino Europe dovrà farsi carico di una penale, che arricchirà ulteriormente Fininvest: non si sa ancora quale sia la cifra in questione, ma si tratta certamente di un importo rilevante. Dopo di che si arriverà al closing e i cinesi diventeranno proprietari a tutti gli effetti del Milan. Ciò a patto di dimostrare che i soldi ci sono e che entro breve tempo saranno spostati dai conti cinesi all'Italia.

    3- E' vero che alla base dell'ennesimo rinvio del closing ci sono ragioni di natura economica?
    A quanto pare non è questa la causa: ci sarebbero motivi dovuti alle difficoltà di trasferire capitali dalla Cina all'Occidente. Per i primi cento milioni non ci sono stati problemi, per i successivi c'è qualche ritardo. Si tratterebbe però solo di un intoppo momentaneo, destinato a sbloccarsi nelle prossime settimane. Il problema, insomma, non sarebbe economico: il denaro c'è.

    4- Cosa si sente di rispondere a Lippi, ct della Cina, e a Cannavaro, ex allenatore del Guangzhou Evergrande e attualmente alla guida del Tianjin Quanjian, che hanno affermato come nessuno in Cina conosca l'identità degli investitori coinvolti nell'affare?
    Entro breve, probabilmente il 2 dicembre (prima data fissata per il closing), dovrebbero essere resi noti i nomi degli imprenditori cinesi che faranno parte della cordata che acquisterà il Milan. Potrebbero esserci anche elementi di assoluto rilievo. A quel punto anche a Lippi e Cannavaro dovrebbe passare qualsiasi perplessità.

    5- Berlusconi ha ribadito: "Se io non riuscirò a concludere con questi soci cinesi, avevo in mente il progetto della squadra tutta italiana, di giovani, preferibilmente emersi dal nostro vivaio". C'è la possibilità che l'affare salti?
    Diremmo di no, per le ragioni esposte nella risposta alla domanda numero uno.

    6- Galliani ha dichiarato: "Non sono disponibile a nessun incarico che non sia quello dell’amministratore delegato, non ricoprirei nessun altro ruolo". Quante chance ci sono di vederlo 'nel nuovo Milan' come da volontà di Berlusconi?
    Nessuna. Il nuovo Milan ripartirà da capitali e uomini differenti, non c'è alcuna intenzione di dare un seguito alla vecchia dirigenza che ha sì ottenuto grandi risultati ma da diversi anni fallisce ogni obiettivo. Non possono essere pochi mesi di notevole rendimento della squadra, come gli ultimi, a cambiare i progetti. Per Galliani come amministratore delegato nel nuovo Milan non ci sarà posto: quel ruolo sarà di Fassone.

    7- Che cosa ha portato il viaggio in Cina dello scorso ottobre, nel quale ha avuto la possibilità di incontrare i nuovi investitori e i potenziali partner commerciali?
    In occasione di quella missione, Fassone ha approfondito la conoscenza con i nuovi proprietari del Milan che lo hanno portato in contatto con realtà imprenditoriali di livello elevatissimo, tutte interessate alla società rossonera. E' lì che si è reso definitivamente conto di quanto grandi siano le ambizioni dei cinesi.

    8- Berlusconi ha detto: "I cinesi mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza l'elezione di un presidente esecutivo che sia diverso da me. Penso che potrebbe attuarsi una situazione del genere, ma dovrei avere una possibilità d'intervento sul mercato e anche su questioni di campo". E' uno scenario possibile?
    Le possibilità sono scarsissime. I cinesi hanno intenzione di decidere in prima persona le strategie e le scelte del nuovo Milan. Hanno grande rispetto per Berlusconi e la sua storia come presidente del club rossonero, tanto che gli hanno chiesto di continuare a occupare la carica, ma non investiranno un capitale del genere nella società perché a decidere sia un altro soggetto: andranno avanti con le loro idee, che sono molto ambiziose.

    9- Montella nelle scorse settimane ha dichiarato: "Il mio riferimento è sempre e solo Galliani per la parte tecnica". C'è già stato un confronto con lei e Mirabelli per discutere del valore della squadra e per decidere gli obiettivi per gennaio?
    Galliani ha tenuto Montella lontano da Fassone e Mirabelli, forse augurandosi in cuor suo che il closing non ci fosse. Perciò i contatti tra il nuovo amministratore delegato e il nuovo direttore sportivo da una parte e allenatore dall'altra sono stati nulli.

    10- A quanto ammonta il budget per il mercato di gennaio?
    Se il closing ci fosse il 13 dicembre, i cinesi investirebbero subito notevoli capitali sul mercato. Visto però che probabilmente le ultime firme slitteranno al periodo successivo le trattative di gennaio, allora i nuovi proprietari non finanzieranno gli eventuali acquisti del Milan. Le due filosofie, infatti, sono opposte: Berlusconi vuole giovani calciatori italiani, i cinesi puntano ad almeno due grandi campioni di livello internazionale. Perciò, se Berlusconi e Galliani vorranno acquistare qualche ragazzo nel nostro Paese, dovranno farlo con le loro forze, quindi finanziando direttamente il mercato oppure cedendo qualche calciatore oggi in organico (Bacca, ad esempio: ma occorrerà comunque l'okay di Fassone per definire la sua partenza). Non è intenzione di Sino Europe finanziare gli acquisti decisi dai dirigenti attuali, che quindi a gennaio dovranno probabilmente muoversi in economia.

     

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