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  • Agenti, via alla riforma. Branchini: 'Tutti sapranno le nostre parcelle'

    Agenti, via alla riforma. Branchini: 'Tutti sapranno le nostre parcelle'

    Lunga intervista de La Gazzetta dello Sport a Giovanni Branchini, vice presidente dell’assoagenti europea, che commenta la trattativa per la reintroduzione della figura dell’agente Fifa, voluta dal presidente Gianni Infantino: "E' positivo che sia emerso un rapporto costruttivo da parte di tutti. I nostri interlocutori sono stati favorevolmente colpiti dal fatto che abbiamo insistito per rendere pubbliche le nostre singole parcelle. Del resto invocavamo da tempo questa operazione di trasparenza, ma nessuno ci aveva mai ascoltato. Do atto alla Fifa di aver per la prima volta invitato i massimi rappresentanti degli agenti a dire la loro. Dopo lo scempio della deregulation abbiamo sofferto tutti in questi anni, anche perché il calciomercato è cambiato ed è giusto che ciascuno faccia la propria parte, ma senza caccia agli untori. Mendes e Raiola? Dico solo che l’operato dei super agenti non può fare media. La realtà della professione dice che i guadagni non sono così ingenti come appare. E comunque il calcio non può più fare a meno degli intermediari. Ritorno agli esami? I procuratori devono avere i requisiti giusti per svolgere al meglio la loro attività. E devono anche trovare il tempo per aggiornarsi. E soprattutto chi sbaglia deve pagare, che sia agente, atleta o club. Non si pensi che a sbagliare siano solo i primi...La Clearing House? La auspicavamo da anni. Nel momento in cui la Fifa di Blatter se ne è lavata le mani senza aver mai trovato un colpevole tutto è diventato più difficile. Ora, invece, ogni transazione economica sarà filtrata e registrata. Sono dell’idea che l’occhio degli organismi indipendenti servirà a far emergere chi davvero vive di intrallazzi. Anche tra gli atleti e i club".

    TASSE - Abbiamo dato la nostra disponibilità a porre un tetto ai nostri emolumenti se gli organi internazionali decideranno di fare altrettanto con le altre categorie professionali del calcio. In subordine siamo persino pronti a contribuire economicamente al meccanismo di solidarietà della Fifa. A tal proposito faccio notare che solo il 30% delle società, come lamenta la stessa Fifa, ormai alimenta questo fondo nato per tutelare le piccole realtà.

    2020 - "Ci saranno nuovi confronti nei prossimi mesi. Il calendario dei lavori prevede di chiudere tutto al massimo entro l’autunno, in modo che le nuove “sacre scritture” vadano in vigore prima della sessione stiva del 2020".

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