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    Anatomia di un fenomeno

     

    Come in ogni disciplina, sportiva e non, anche nel poker esistono i fenomeni, i predestinati, di quelli che nascono una volta ogni 40 anni. Un giocatore come Phil Ivey è difficilissimo da trovare, uno con il talento di Tom Dwan anche, ma il fatto che l'Hold'Em abbia avuto un'impennata clamorosa grazie all'online fa sì che i "marziani" si concentrino tutti in un arco temporale relativamente breve.

    L'ultimo fenomeno in ordine di tempo è "Isildur1". Fino all'anno scorso nessuno sapeva chi si celasse dietro a questo nickname, poi la svolta: Isildur firma un contratto di sponsorizzazione con una pokerroom e si "presenta" al mondo. Qualche giorno fa la storia di Viktor Blom è stata raccontata nei dettagli dallo stesso player svedese che si è concesso a "Scanorama", la rivista della Scandinavian Airlines. Viktor, che il 26 settembre ha compiuto 21 anni, nasce a Ed, paesino che conta meno di 3.000 abitanti 500 km a ovest di Stoccolma.

    La scelta del suo nickname è stata casuale: Viktor ha sempre dichiarato che Isildur1 non è stata una scelta ragionata o altro. La sera prima di sceglierlo aveva visto "Il Signore degli Anelli" e quindi è stato facile (l'1 nel nick suggerirebbe che "Isildur" era già stato preso). E' stato il fratello Sebastian ad intrudurlo nel mondo dell' Hold'em ma la classe e il talento del piccolo Viktor erano anni luce avanti rispetto al fratellone. Blom jr riesce a trasformare pochi dollari d'investimento iniziale in centiaia di migliaia. Viktor scala tutti i livelli del cash game, dal più piccolo fino all'Olimpo degli High Stakes. Livelli sempre battuti, anzi massacrati dal talento svedese.

    Pare che i suoi genitori fossero ignari della sua nuova attività: "Loro erano giù a guardarsi la Tv mentre io mi giocavo tantissimi soldi" aveva dichiarato Blom qualche tempo fa. Le migliaia in pochi tempo lasciano spazio ai milioni (di dollari vinti) e tutti si chiedono chi sia questo nuovo fenomeno saltato fuori dal nulla. "Isildur1" però non rivela la sua identità: il motivo è di natura fiscale. In Svezia infatti le tasse sulle vincite da gioco sono salatissime (come in tutto il Nord-Europa) e mantenere l'anonimato conviene alla grande.

    Nel novembre di due anni fa il 19enne Viktor perde online contro Patrik Antonius il piatto più grande mai giocato su internet. Blom era nel suo attico di Gotheborg quando vide 1 milione e 356 mila dollari finire nelle tasce del suo rivale. La cosa che però lo fece arrabbiare (e perdere di più) fu una sessione maratona online contro il pro Brian Hastings: Blom ci lasciò circa 4 milioni di dollari salvo poi infuriarsi una volta saputo che Hastings e altri pro avevano creato un gruppo per scambiarsi informazioni su di lui e sul suo gioco. Insomma Blom l'ha letta come una spedizione punitiva ingiusta.

    Viktor però ricostrusce tutto ciò che altri avevano distrutto: continua a giocare e a portare via soldi ad altri pro. Dopo aver firmato con un'importante room, ed essersi rivelato al mondo intero, Isildur si trasferisce a Londra e prende casa nel quartiere della sua squadra del cuore: Chelsea. Già perchè il fenomeno indiscusso del poker online è uno che vive "sulle nuvole". Non ha la patente, compra orologi al padre e cavalli alla madre ma soprattutto non fa il bucato: preferisce comprare sempre vestiti nuovi. Valli a capire sti ragazzi.

    Tutti forse vorrebbero essere "Isildur1" ma pensate che lui, a chi non lo conosce, rivela di essere un semplice studente visto che non ha voglia di imbattersi in pregiudizi di sorta.

    L'anello del potere (del poker) è finito sul dito di Isildur1.... e per ora non c'è alcun Frodo nei paraggi del tavolo verde.

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