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  • Argentina, il segreto di Scaloni è Mac Allister: dal Brighton a Messi, come papà con Diego

    Argentina, il segreto di Scaloni è Mac Allister: dal Brighton a Messi, come papà con Diego

    • Redazione CM
    L’Argentina ha cambiato marcia. Dopo il ko all’esordio con l’Arabia Saudita, Scaloni si è trovato in una buca e ne è uscito affidandosi ai giovani. Enzo Fernandez e Julian Alvarez si sono presi i titoli ma in mezzo al campo il cambio di passo l’ha garantito Alexis Mac Allister. Il giocatore del Brighton ha una storia incredibile, anche per gli standard del calcio argentino. Alexis è il terzo figlio, dopo Kevin e Francis, di stanza al Boca Juniors e al Rosario Central, di Carlos Javier, anch’egli calciatore qualche anno fa, come suo fratello Patricio. Per la famiglia Mac Allister il calcio è una questione seria.

    DINASTIA - Una vera e propria dinastia legata a doppio filo con l’Argentinos Juniors, il club che più sa valorizzare i propri giovani talenti in quella terra di pazzi per il calcio. Ci hanno giocato tutti i Mac Allister, di padre in figlio. Hanno lanciato tra gli altri Redondo, Riquelme e Maradona, con cui Carlos ha condiviso campo e porzioni di vita. Ora tocca al piccolo di casa prendersi i riflettori, al fianco dell’erede designato di Diego, quel Leo Messi che si è messo l’Albiceleste sulle spalle e l’ha portata in semifinale.

    STORIA - Originari di Fife, con chiare discendenze scozzesi, i Mac Allister senior hanno creato il Club Deportivo Mac Allister, società in cui i junior della famiglia hanno tirato i primi calci fino ad arrivare alla prima serie del campionato argentino. Un trampolino di lancio che ha portato il più piccolo, e più forte, ai Mondiali. E il Colo, il Rosso, gode. Al Guardian Carlos Javier ha detto: “Piango spesso, se sei un padre, lo sai perché. Non sarò mai quel papà invadente che dice che suo figlio è il migliore. La cosa più importante è la squadra, lo sanno. Neppure Alexis si aspettava che andasse così bene ma gli ho detto che ne deve ancora fare di strada per diventare come me”. Mac Allister senior ha giocato per l’Argentina quei playoff contro l’Australia che sono valsi la qualificazione alla Coppa del Mondo 1994, poi l’esclusione. Leggenda vuole che sia stato escluso dopo aver preso a calci Ariel Ortega in un Boca-River ma lui nega.
     
     
    LEO O DIEGO? - Scontato che i due abbiano visioni diverse su chi sia il goat tra Messi e Maradona. "È assurdo che io abbia giocato con Maradona e lui con Messi. È capitata la stessa cosa a Diego e Gio Simeone. Io dico che come Diego non ci sarà mai nessuno, lui dice che Messi è il più grande. Senza dubbio Messi è un grande e ha 35 anni. Nessuno ha regnato così a lungo. Maradona si è ritirato a 32 anni. Dicono che questa sia la sua ultima Coppa del Mondo. Siamo sicuri? Maradona ha avuto ogni sorta di problemi personali e nonostante quelli ha vinto un Mondiale. Andò in Italia, si portò sulle spalle un’intera città, Napoli, li fece campioni. Adesso vedi Messi a 35 anni e pensi: che Maradona è stato straordinario, veramente grande, ma Messi è un esempio. ​Uno dei motivi per cui è così eccezionale è come gestisce la pressione, i media. Sono cresciuti in paesi diversi, situazioni diverse, epoche diverse. Hanno personalità diverse, Dovresti guardare Messi, Ronaldo, Ibrahimovic, Ramos: non per giocare come loro, ma per essere come loro. Diego flirtava con la morte tutti i giorni. È sempre stato un male per sé stesso, mai per nessun altro. Era un mostro, io un giocatore normale, lui era straordinario, il migliore.
     
     

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