Calciomercato.com

  • Bari sogna: il mercato imponente e lo spiraglio di Colantuono

    Bari sogna: il mercato imponente e lo spiraglio di Colantuono

    • Luca Bedogni
    “Quando è arrivato qui Conte, il primo anno si sono salvati, la stagione dopo hanno vinto il campionato. Hanno buttato le basi. Noi invece, se quest’anno c’è uno spiraglio, vogliamo provare a infilarci dentro”. Stefano Colantuono, nella conferenza stampa che ha preceduto la partita casalinga col Perugia di sabato scorso, ha parlato così degli obiettivi del suo Bari, rifacendosi al precedente storico a lui più vicino; l’ultima promozione in A dei biancorossi, avvenuta nel 2009. Allora Conte, dopo essere arrivato 11°, con 25 punti in più (in tutto 80) vinse addirittura il campionato. Una cosa che, a Bari, non avveniva dal 1942. Oggi Colantuono sa di non poter ambire a tanto, almeno in una stagione come questa, che lo vede sulla panchina dei galletti solo dal 14 novembre, al posto dell’esonerato Stellone. E tuttavia –il tecnico romano sa anche questo- potrebbe centrare la promozione in un sol colpo, già da questa primavera.

    Non capiterà certo in un giorno dedicato al patrono San Nicola, come avvenne in quel prodigioso 8 maggio 2009, quando il Bari ebbe la certezza matematica con quattro giornate d’anticipo. Eppure potrebbe succedere lo stesso, poco più avanti e in maniera molto più profana, attraverso i playoff. Eccolo qua, il primo obiettivo: raggiungere al più presto quella fascia magica, che al momento dista soltanto 2 punti. Benché il girone di ritorno del Bari, a causa della sconfitta di Cittadella, non si sia aperto benissimo, ciononostante, dopo il punticino in casa col Perugia, diretta concorrente, la squadra di Colantuono è ancora lì, a quota 30, pronta a cambiare marcia. Col nuovo tecnico, il Bari ha confezionato 14 punti in 10 giornate, mentre i restanti 16, maturati nelle precedenti 13 giornate, si devono a Stellone, che però aveva anche perso di più (5 sconfitte rispetto alle 2 di Colantuono). 

    Ma non è tanto lo ruolino di marcia, o il cambio di gestione a impressionare, finora, quanto piuttosto la rivoluzione operata dal ds Sean Sogliano in questa finestra di mercato. Elenchiamo per esteso gli arrivi: Floro Flores (Chievo), Galano (Vicenza), Greco (Verona), Macek (Juventus), Morleo (Bologna), Offredi (Avellino), Parigini (Chievo), Raicevic (Vicenza), Salzano (Crotone) e Suagher (Atalanta).    

    Avete letto bene; Floro Flores. Dopo circa dieci stagioni di massima serie, l’attaccante napoletano ha deciso, a sorpresa, di scendere di categoria, allettato e stimolato dal progetto del Bari. Passato dal Sassuolo al Chievo, coi veneti non è riuscito a segnare che un gol, così il suo approdo a Bari si presenta come l’occasione giusta per riprendersi. Chi non ha bisogno di sbloccarsi, invece, è Raicevic, l’altro grande colpo per il reparto d’attacco di Colantuono, che dopo i 10 gol siglati l’anno scorso, in 19 partite, era stato contattato persino da Juventus e Napoli. Ancora del Vicenza fino alla settimana scorsa, l’attaccante montenegrino potrebbe debuttare coi galletti pugliesi già contro la sua ex squadra, sabato alle 18:00.

    I rinforzi sono piovuti un po’ su ogni zona del campo: in particolare il centrocampo, migliorato con l’arrivo di Greco dal Verona e Salzano dalla A, dove militava nel Crotone. Tecnica e intensità a disposizione di mister Colantuono, il quale può già vantare la presenza di un giocatore esperto e talentuoso come Brienza, volendo arretrabile nel ruolo di mezzala. In porta, ecco Offredi, in difesa, Morleo e Suagher, perché la rosa dovrà essere ampia, visto che, ad esempio, in aprile si dovranno giocare 7 partite in un mese. Due giovani, poi, saranno gli osservati speciali rispettivamente di Juve e Torino: Roman Macek e Vittorio Parigini. Mentre per quest’ultimo, classe ’96, si tratta di un ritorno in B, dove si era messo in mostra nel Perugia, per il centrocampista ceco diciannovenne è la prima volta tra i grandi. Disputato un ottimo campionato nella Primavera di Grosso, ormai si allenava in pianta stabile col gruppo di Allegri. Ora la chiamata del Bari ne proverà del tutto il valore. E’ una mezzala che ama inserirsi, brava tecnicamente, e che spicca in campo per  l’altezza (quasi 1,90..). Parigini invece è un esterno d’attacco, veloce e intelligente. Vedremo che spazio troveranno. A proposito di giovani, l’altra faccia della medaglia sono le partenze, servite per far cassa e concludere le ultime operazioni di mercato, di due promettentissimi giocatori, provenienti dal settore giovanile del Bari: l’attaccante Castrovilli e il difensore Scalera, finiti entrambi alla Fiorentina. Questo delicato passaggio ha fatto sorgere del malumore in città, nonostante il grande impegno profuso dalla dirigenza in questa sessione invernale. Un affronto involontario forse, per una piazza che un tempo andava orgogliosa del suo “Bari dei baresi”.  

    Altre Notizie