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  • Benitez: 'Non sono preoccupato, l'Inter crescerà. Occhio a Bale'

    Benitez: 'Non sono preoccupato, l'Inter crescerà. Occhio a Bale'

    Don't worry, be happy: Rafa Benitez tranquillizza i tifosi nerazzurri. Il tecnico spagnolo ha dichiarato ai microfoni di Inter Channel: "Fisicamente e tatticamente la squadra può migliorare tanto. Stamane, prima di arrivare qui al centro sportivo, ho guardato una nostra partita e facevo delle annotazioni. Per me si può migliorare. Non sono preoccupato, anzi sono molto contento. È chiaro che si può migliorare ed è proprio per questo che sono molto occupato con il lavoro sul campo. Al nostro amico di Taranto dico: tranquillo, le cose andranno bene".

    Invece, a Luciano Santoni che gli chiede dell'importanza del gioco aereo, l'allenatore risponde: "In Italia è meno importante che in Inghilterra. È chiaro che se giocano Coutinho, Biabiany, Eto'o e Sneijder questo aspetto non farà la differenza, ma la faranno palla a terra, mentre nel gioco aereo possono essere importanti Lucio, Cordoba e Samuel. Il calcio italiano non sarà quello inglese, ma è sempre importante avere calciatori bravi nel gioco aereo. La ricetta è sempre avere equilibrio tra fasi differenti di gioco".

    Benitez, parlando del rapporto con i giudizi della critica, sottolinea: "Ho visto che, dopo la gara col Bari, si parlava di fuga in classifica. Dopo abbiamo perso con la Roma e si parlava di crisi. Dopo vinciamo con il Werder Brema e si dice che questa è l'Inter più forte, è l'Inter che gioca meglio... Ho imparato che devo essere calmo, che non devo farmi coinvolgere dai giudizi che ogni settimana possono cambiare, e questo lo posso fare con la sicurezza di avere una buona direzione. Penso che siamo sulla strada giusta se non dimentichiamo che questa è una squadra che ha vinto tanto, che ha cambiato allenatore, che doveva affrontare subito due finali. Sono tranquillo, penso che questo buon cammino iniziale possiamo continuarlo bene".

    Decisamente più 'retta' l'analisi del prossimo avversario che la squadra affronterà in Champions League: "Il Tottenham è una squadra forte, con velocità e qualità e la passione tipica delle formazioni inglesi. Sarà un confronto difficile. Hanno giocatori di qualità come Crouch e Robbie Keane, che ho avuto anche a Liverpool, come Bale che sta facendo molto bene: lui giocava terzino sinistro, adesso gioca come esterno alto d'attacco. È una squadra, il Tottenham, molto pericolosa perché ha velocità soprattutto nello sviluppo del contropiede".

    Infortuni: "Ho letto pochi giorni fa su un quotidiano spagnolo che le squadre che sono arrivate sino in fondo al Mondiale hanno molti calciatori infortunati. Dopo ogni edizione della Coppa del Mondo i club più grandi, quelli che hanno il maggior numero di nazionali, all'inizio pagano di più il conto".

    Via per il gol: "La differenza può essere anche non nel fatto di avere un solo calciatore che fa tanti gol, ma tanti calciatori che segnano. Milito, Eto'o, Sneijder, gli stessi Coutinho e Biabiany, quindi Stankovic che ha un tiro fantastico, Cambiasso che con la Juve è arrivato tre volte alla conclusione: tutti hanno gol nelle loro gambe. Tutti devono arrivare in area ed essere nelle condizioni di segnare. A volte può fare la differenza una palla inattiva, un corner, ma è la partecipazione collettiva alle due fasi del gioco quella che fa la differenza".

    I giovani: "Se i giovani hanno qualità è un buon messaggio ed più facile per l'allenatore. Coutinho e Biabiany certamente, ma anche Mariga, Santon, Obi: sono molto contento di loro. I giovani hanno sempre bisogno dei compagni più esperti quando la partita è difficile, ma avere giovani di talento è importante per il futuro della società". 

    La voglia di vincere: "Tutti vogliamo vincere tutto. È facile per me dire quello che ogni tifoso vuole sentire, ma devo dire le cose che credo possiamo fare. La mia filosofia è: viviamo una gara alla volta. Pensiamo sempre, e bene, alla prossima: così sarà più facile, alla fine, vincere. Io ho fiducia nell'Inter, ho confidenza nel lavoro che stiamo facendo e che vogliamo fare, ma preferisco ragionare una gara alla volta".
     


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