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    Bernardeschi vicino alla porta è decisivo: Sousa, ci voleva così tanto?

    Bernardeschi vicino alla porta è decisivo: Sousa, ci voleva così tanto?

    • Federico Zanon
    Ha fatto mea culpa, per la felicità della Fiorentina. Poco più di due mesi fa Paulo Sousa parlava di un Federico Bernardeschi confuso, dentro e fuori dal campo, senza però considerare che alla base delle prestazioni sottotono del numero 10 viola c'era proprio la scelta di farlo giocatore sull'esterno. Eppure i segnali c'erano e non erano neanche troppo nascosti. Bastava ascoltare le parole di Berna dopo il capolavoro al Valencia, quest'estate, per capire cosa fare: "Tutti hanno celebrato il mio gol. Bel colpo, vero? Ma l’ho inventato dopo pochi minuti. Dopo 30’ di corse su e giù sulla fascia non ci avrei neppure provato. Però voglio segnare di più". 

    CHE NUMERI! - Per lunghi tratti della sua avventura a Firenze, Sousa ha considerato Bernardeschi un esterno, come un Marcos Alonso qualunque. "Non ha i tempi giusti alle spalle della porta - diceva - per rendere bene deve aver più spazio". Da quando però ha scelto di avanzarlo, di togliergli compiti difensivi, le cose sono cambiate, in meglio. Per lui e per la Fiorentina. Vicino alla porta Bernardeschi ha svoltato, con la doppietta di oggi a Empoli è salito a quota 6 gol in campionato, cinque nelle ultime cinque partite. Non può essere un caso.


     

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