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    Caldara: il centrale che piace all'Inter e sogna Nesta mangiando crespelle

    Caldara: il centrale che piace all'Inter e sogna Nesta mangiando crespelle

    • Marina Belotti
    Uno dei nomi più caldi sul mercato di casa Atalanta è sicuramente quello di Mattia Caldara, difensore centrale classe 1994. Per essere sicuri che non si tratti solo di un gioco di parole, basta buttare un occhio ai numeri: sei brillanti presenze, una traversa e due gol all'attivo nelle ultime tre partite. E chissà cosa potrebbe accadere se giocasse sempre in attacco...

    UN GIGANTE SUL MERCATO - Mattia Caldara invece domina la fascia difensiva e sui colli bergamaschi viene già chiamato 'il gigante buono di Scanzo'. Gigante per il suo metro e 87 cm con cui si fa riconoscere in campo e poi non è un caso se ha mosso i primi passi proprio lì dove è nato il buon Moscato. Contro ogni stereotipo del calciatore sfrontato e amante della Playstation, lui è un ragazzo riservato che preferisce dedicarsi alla lettura in solitaria. Timido, "tanto timido" come precisa lui stesso, da buon bergamasco qual è preferisce lavorare nelle retrovie piuttosto che stare davanti ai riflettori. Visti però gli ultimi risultati dovrà presto abituarsi alle luci della ribalta: a seguito dei gol e della riconfermata convocazione in Under 21, le voci di mercato hanno iniziato a girare e a farsi più insistenti. Roma, Inter, Napoli e Juventus hanno fiutato il suo talento e ora vogliono scoprire tutto il possibile su di lui. Soprattutto l'Inter: l'azzurro Gagliardini ha postato su Instagram una foto che ritrae proprio lui e Caldara stretti stretti a Samuel, l'ex difensore nerazzurro ora inserito a pieno titolo nello staff dell'Inter.

    CHI TROVA UN AMICO... - Capitano della Primavera dell'Atalanta e pallino di Percassi Caldara si è ritrovato ben presto con un bagaglio importante al nastro di partenza. E Caldara effettivamente parte: per due anni lascia l'amata terra bergamasca per ''uscire dal guscio'' e fare esperienza. Cambia il clima della tifoseria e della temperatura ma Caldara si adatta bene al caldo: 2 gol al Trapani, 3 al Cesena, impara a giocare con i compagni e a guidare la difesa. I tifosi in Serie B lo circondano d'affetto e per lui l'affetto è importantissimo, soprattutto fuori dal campo, perchè è convinto che solo stringendo solide amicizie si possa raggiungere l'affiatamento sul rettangolo verde. In questa ricetta Caldara ci crede, tanto che non ha dubbi sul fatto che sia l'ingrediente in più che è valso il quarto posto in classifica all'Atalanta. Così si fa amici in terra siciliana Lombardi, Feola e Aramu e a Bergamo ritrova i suoi coetanei delle giovanili dell'Atalanta, a cui è bastata la scintilla innescata dal Gasp per esplodere: Gagliardini e Conti, a cui si è poi aggiunto Petagna. Eh sì, gli opposti si attraggono e la tranquillità del bergamasco si sposa a puntino con la turbolenza dell'attaccante: i due hanno un ottimo rapporto, condividono la camera in ritiro e continuano a congratularsi a vicenda per il rendimento sul campo da gioco. 

    LE DEDICHE E LA PROMESSA - Ultimamente i paragoni con Caldara da parte degli addetti ai lavori si sono sprecati ed è stato accostato a difensori del calibro di Barzagli e Bonucci. Lui arrossisce e in tutta risposta spiega che si ispira a Nesta, ma per lui l'ex rossonero rappresenta un mostro sacro difficile da eguagliare. Dedicata ai genitori l'ottima gara del suo esordio stagionale contro il gigante (al pari suo) Napoli, aspettava di scendere in campo anche contro la Fiorentina per dedicare la prestazione alla fidanzata Giulia. Dedicava con umiltà e impaccio le partite, perchè ancora non pensava di infilare la sfera in rete, tanto meno in così poco tempo e per due trasferte consecutive, prima a Pescara il 26 ottobre e poi a Sassuolo domenica. A rimarcare la sorpresa per il suo stesso rendimento, la faticosa promessa che aveva sottoscritto in caso di un suo gol in Serie A: rinunciare per un mese intero alle buonissime crespelle di mamma Laura. E adesso pagherà la sua modestia  facendo a meno del suo piatto preferito d'infanzia per almeno 60 giorni. I tifosi bergamaschi dal canto loro sperano che la dieta delle crespelle sia solo l'inizio, in cambio offrono polenta e casoncelli gratis. 

    I SOGNI SON DESIDERI... - A luglio di quest'anno il difensore ha rinnovato il contratto con l'Atalanta fino al 2021. Per lui che fino a pochi anni fa  guardava le partite dei nerazzurri dalla tribuna dello stadio, legarsi alla prima squadra della sua città natale è "un sogno che si realizza." E se poi riceverà anche le attenzioni e le chiamate da parte delle big, il sogno supererà i limiti della fantasia. Ma con l' Atalanta di adesso in corsa per l'Europa, sognare è ben lontano dall'essere una follia.

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