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    La Juventus contro Cristiano Ronaldo, impugnato il pagamento dei 9,8 milioni di euro

    La Juventus contro Cristiano Ronaldo, impugnato il pagamento dei 9,8 milioni di euro

    • Redazione CM
    La Juventus ha deciso di impugnare il Lodo Ronaldo che la vede costretta a versare 9.774.166,66 euro a Cristiano Ronaldo, per il caso legato alla manovra stipendi. Il club bianconero è convinto di non dover ridare i 19,5 milioni al portoghese, cifra scontata al 50% in giudizio perché dovuta a un concorso di colpa tra la società e lo stesso calciatore, e quindi farà ricorso nei confronti del pagamento.

    LA POSIZIONE DELLA JUVENTUS - Nella propria replica, il club ha tenuto a evidenziare come "gli arbitri hanno rilevato che la 'carta Ronaldo' non abbia alcun effetto vincolante; hanno rigettato le sue domande di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione; hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell’accordo di riduzione dei compensi, rilevando l’assenza di dolo in capo alla società". Secondo la Juve gli arbitri hanno solo "accertato la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa": alla Continassa hanno deciso di controbattere con le carte bollate in un nuovo procedimento presso il Tribunale di Torino.

    IL COMUNICATO UFFICIALE - Questo il comunicato del tempo da parte della Juve: "Lodo Ronaldo, il comunicato ufficiale del 17 aprile

    Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”), con riferimento al giudizio arbitrale instaurato dall’ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro (“Ex Tesserato”) nei confronti della Società, comunica che in data odierna il Collegio Arbitrale ha trasmesso alle parti il lodo reso nella controversia.

    Gli Arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell’accordo di riduzione dei compensi dell’Ex Tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato l’assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti, ritenendo, dunque, che la c.d. “carta Ronaldo” non abbia alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande dell’Ex Tesserato di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione; hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell’accordo di riduzione dei compensi, rilevando l’assenza di dolo in capo alla Società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell’Ex Tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione; hanno accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine dall’Ex Tesserato, accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa Euro 9,8 milioni (corrispondente alla metà della richiesta dell’Ex Tesserato, pari a circa Euro 19,6 milioni).

    La Società, anche con il supporto dei propri legali, sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti. Per informazioni sui procedimenti arbitrali instaurati dall’Ex Tesserato, entrambi definiti, si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale al 30 giugno 2023, disponibile sul sito internet della Società (www.juventus.com, sezione Club, Investitori, Bilanci e Prospetti, Bilanci e Relazioni)".
                      

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    5 Fingers
    5 Fingers

    Un nuovo processo da perdere. Mai sazi fino alla fine

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