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  • Cessione Sampdoria, la trattativa prosegue: si lima l'offerta di Vialli

    Cessione Sampdoria, la trattativa prosegue: si lima l'offerta di Vialli

    Un ulteriore capriola nella vicenda della cessione della Sampdoria? Possibile, perchè secondo alcune fonti nonostante la voce che nei giorni scorsi parlava di operazione saltata la trattativa starebbe proseguendo a fari spenti e in maniera più 'sotterranea'. 

    In particolare è l'edizione genovese de La Repubblica a dedicare un articolo alla questione. Secondo il quotidiano sarebbe tutt'ora aperto un canale tra il gruppo Vialli e Massimo Ferrero, con la fumata bianca che sarebbe stata spostata più avanti nel tempo. Attualmente si starebbe discutendo sulle modalità di pagamento, e sul calcolo esatto dei bonus legati alle cessioni di Andersen e Praet, che non rientrerebbero nelle garanzie offerte da Garrone. La somma totale ottenuta da Ferrero sarebbe infatti di 46 milioni, più 5,5 di bonus, e non sarebbe arrivata ai fatidici 50 milioni previsti. 

    Le parti inoltre starebbero parlando anche di alcuni crediti che il Viperetta sostiene di vantare nei confronti del Doria. Né il gruppo Vialli né l'attuale patron doriano si sarebbero irrigiditi sulle loro posizioni: la richiesta fatta in pubblico da Ferrero è di 100 milioni, potendo scendere sino a 95, la cordata catalizzata dall'ex bomber ne mette sul piatto 80-85. Non una distanza incolmabile, e per questo motivo la vicenda si starebbe svolgendo oggi sottotraccia, dopo le sparate di Ferrero dei giorni scorsi.

    Nell'articolo viene anche sottolineata la differenza in fase di trattativa tra il gruppo Vialli e Ferrero. Dinan, Knaster e gli altri componenti hanno sottoscritto il NDA (no disclosure agreement) ossia l'impegno a rispettare il silenzio che prevede anche sanzioni in caso non venga rispettato. Ferrero invece ha negoziato esponendosi alla rabbia dei tifosi e utilizzando tutti i sistemi a sua disposizione. Accettare l'offerta di Vialli gli consentirebbe di  ridare linfa alle sue aziende in difficoltà, ritrovando anche liquidità e credibilità presso gli istituti di credito e impedendo alla Sampdoria di essere attaccata, in quanto azienda facente parte del suo gruppo.

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