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  • Che fine ha fatto? La dinastia Lazetic, di zio in nipote: da Lazio e Toro a crack del Milan con Ibra idolo e imprenditore

    Che fine ha fatto? La dinastia Lazetic, di zio in nipote: da Lazio e Toro a crack del Milan con Ibra idolo e imprenditore

    • Alessandro Di Gioia
    Da Nikola a Marko, di zio in nipote. La dinastia Lazetic continua a conquistare l'Italia, anche a distanza di 20 anni. Parola di Nikola, classe 1978, ex centrocampista che nel Belpaese ha indossato, con alterni successi, le maglie di Como, Chievo, Lazio, Siena, Genoa e Torino, prima di tornare in quella Stella Rossa che lo aveva lanciato e che ora, nel 2022, ha ceduto il nipote Marko, classe 2004 di ben 26 anni più giovane, al Milan di Elliott. Un prospetto di fenomeno, il "nuovo Vlahovic" dicono in patria, cresciuto con il mito di Zlatan Ibrahimovic, tanto da conservarne la figurina attaccata sull'armadietto in Serbia, del quale presto sarà compagno.

    LA DIFFERENZA TRA ME E TE - Nikola, centrocampista di lotta e di governo, era nato in Kosovo, come il fratello Zarko, anche lui ex calciatore e padre di Marko, che invece è nato a Belgrado ed è cresciuto nella Stella Rossa, allenata da Stankovic e acerrima rivale del Partizan, in cui invece è sbocciato il futuro juventino Dusan Vlahovic. In comune gli inizi in patria, ma mentre per Marko sono suonate subito le sirene del mercato, tanto da trascinarlo a Milano ad appena 18 anni, per Nikola il trasferimento è arrivato dopo diversi anni in patria, prima di affermarsi in Turchia, nel Fenerbahce, in segito ad alcune controversie in Serbia.

    LA 'TIGRE' ARKAN E IL BAGAGLIAIO DELLA MACCHINA - All'epoca infatti il suo trasferimento all'Obilic Belgrado, squadra della "Tigre" Arkan, fu molto controverso: si narra che fu portato controvoglia a firmare per il club e chiuso nel bagagliaio di una macchina, tanto che nel 2011 la vedova di Arkan è stata condannata per i fatti legati al suo trasferimento.

    NIKOLA OGGI - In Italia una discreta carriera, con oltre 160 presenze fra Serie A, B e altre competizioni fra il 2003 e il 2008 e 3 gol, al termine della quale ha lasciato il mondo del calcio entrando nel business dell'edilizia e diventando imprenditore. Con un nipote d'arte, che può continuare a nobilitarne il cognome: anzi, a renderlo immortale nella Milano rossonera.

    @AleDigio89

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