Partiamo dal presupposto che per Thiago Motta, il nuovo allenatore bianconero, Chiesa non è incedibile. E' forte, sì, ma non c'è nessun tipo di veto da parte dell'ex Bologna. "Chiesa? L'ha detto il direttore Giuntoli: qui dentro ci sono solo giocatori forti, siamo alla Juventus. E vale anche per lui". Parole di stima che però non tolgono il classe 1997 da una situazione un po' complicata. Come abbiamo già accennato, il contratto firmato al momento dell'acquisto dalla Fiorentina nel 2020 scade fra poco meno di un anno e non è stato trovato nessun accordo per il rinnovo, nemmeno di un anno in modo tale da guadagnare una stagione sul termine. 

I rapporti tra la Juventus e l'agente di Chiesa, Fali Ramadani, sono cortesi e distesi, ma non ci sono stati, nei mesi, segnali di avvicinamento tra le parti. Il giocatore è una risorsa importante, ma gli infortuni lo hanno frenato considerevolmente in questi anni e la possibilità di fare tabula rasa e ripartire con una nuova avventura non è mai stata da escludere. Tanto più adesso che la Vecchia Signora sta rinnovando la sua rosa per dare a Motta i giocatori più funzionali (Adeyemi o Galeno, tanto per citarne due che piacciono). 

In Italia si era mossa la Roma, che secondo Sportitalia aveva pure trovato un accordo con la Juventus: sarebbe stato lo stesso Chiesa a temporeggiare, irritando De Rossi. Tra gli estimatori del figlio d'arte ci sarebbe poi Antonio Conte, da poche settimane alla guida del Napoli, anche se non c'è nulla di avanzato. 

Così come non c'è nulla di concreto, almeno per il momento, sul mercato estero. Solo interessamenti da parte di club di Premier League e qualche approccio non approfondito da parte del Bayern Monaco, ma il puzzle è ancora molto lontano dalla soluzione. 

In questo contesto si inserisce l'Inter, molto avanti sul mercato per la stagione 2024/25, talmente avanti che sta già pensando al 2025/26: i nerazzurri sarebbero infatti pronti a farsi avanti con Chiesa nel caso in cui non venga trovato nessun accordo con la Juventus né con altri club per la cessione. Qualche settimana ancora per sbrogliare la matassa e trovare una soluzione in grado di accontentare tutti, che sia permanenza o addio, altrimenti la pista nerazzurra potrebbe davvero prendere corpo. 

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