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    Conte: 'Juve, con l'ottavo monte salari al mondo lo scudetto non basta. E se ti vendono pure Pjanic e Higuain...'

    Conte: 'Juve, con l'ottavo monte salari al mondo lo scudetto non basta. E se ti vendono pure Pjanic e Higuain...'

    In cima alla Premier dopo aver guardato, per tre anni, tutti dall'alto verso il basso in Serie A. Antonio Conte ha conquistato Londra con il suo Chelsea, i tifosi Blues sono pazzi dell'ex ct dell'Italia e del lavoro che sta facendo; dopo un anno difficile tra Mourinho e Hiddink, si è tornati a volare sulle ali dell'entusiasmo. "Sono contento soprattutto per i calciatori perché il primo posto non è solo un premio per il nostro lavoro, ma indica anche che abbiamo intrapreso la strada giusta. Non dobbiamo però dimenticare che un mese e mezzo fa, dopo le sconfitte con Liverpool e Arsenal, il clima era cupo" racconta l'ex Juve a la Gazzetta dello Sport

    Nella lunga intervista rilasciata alla rosea, Antonio Conte ha parlato anche di Fabregas e Oscar, obiettivi di mercato italiano, con Inter, Milan e Juve interessate: "Gossip. Io non ho alcuna intenzione di mandarli via. Sono calciatori importanti per il Chelsea. Se a gennaio acquisteremo un difensore? La rosa attuale è completa. Il discorso è prematuro. Moses? Ho colto le sue potenzialità dai primi giorni del ritiro estivo. Moses ha qualità importanti: tecnica, forza fisica, la capacità di coprire settanta metri di campo. Mi pare incredibile che uno come lui sia stato sottovalutato. Pedro è perfetto per il 3-4-3, Diego Costa è uno dei migliori centravanti del mondo. Hazard è un talento fuori discussione e un bravissimo ragazzo".

    Ovviamente lo sguardo di Conte non può non andare su quello che sta facendo la Juventus: "7 punti sulla concorrenza? Quando hai l’ottavo monte-salari del mondo devi guardare ben oltre la Serie A. La Juventus ha compiuto investimenti importanti che la collocano tra i club di dimensione internazionale. Quando hai una rosa come quella della Juve attuale devi avere grandi obiettivi. Se la Juve ha già in tasca il campionato? Nel calcio non c’è nulla di scontato, ma se poi la concorrenza ti vende Higuain e Pjanic, diventa tutto più facile".

    Due parole, poi, sulla Nazionale: "Rimpianto azzurro? I rigori con la Germania. Avevamo il match point in canna. Se avessimo superato la Germania, sono convinto che saremmo arrivati fino in fondo. Quella Nazionale era un gruppo eccezionale. La squadra era un blocco unico, forte sia sul piano mentale, sia sul piano fisico. Avevamo superato la Spagna benissimo e costretto la Germania a giocare contro la sua natura".

    Infine chiude con un promessa: "Se tornerò a lavorare in Italia? Sicuramente. Ma ora il mio presente e spero anche il mio futuro prossimo si chiama Chelsea. Voglio godermi fino in fondo questa nuova realtà

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