Crotonemania: prendere il toro per le corna
Difendere bene non significa rinunciare ad attaccare. A Milano si è visto (o meglio non si è visto) un Crotone totalmente inerme dalla trequarti avversaria in poi. Proteggere un preziosissimo 0-0 per ottanta minuti ha comportato l’assoluta mancanza di una trama d’attacco, che ha contato solo 4 tiri nello specchio avversario. Ormai abbiamo capito che per Nicola, soprattutto dopo gli spavaldi esperimenti iniziali, prima di tutto è importante non prenderli e poi, se capita, farli; ma fino a che punto potrà essere produttivo quest’atteggiamento? C’è da rammentarlo, ogni tanto, che per restare in A le partite si devono vincere e per farlo, logica vuole, si deve segnare. Perciò, nell’ormai rodato 4-3-3, le chiavi dell’attacco saranno assegnate a Falcinelli, Palladino e Trotta, con gli ultimi due più defilati rispetto al primo; in mediana Capezzi sarà l’uomo d’ordine, Rohden e Barberis quelli incaricati di distruggere e ricostruire; davanti a Cordaz, infine, i giocatori che al momento danno più garanzie: Rosi, Ceccherini, Ferrari e Mesbah. L’immaginario collettivo vuole che il colore rosso mandi su tutte le furie il toro; speriamo che il rossoblù gli sia meno antipatico.