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  • Da Erdogan all'ex Inter Emre: ecco il Basaksehir, il club più odiato di Turchia

    Da Erdogan all'ex Inter Emre: ecco il Basaksehir, il club più odiato di Turchia

    • Antonello Mastronardi
    Con un'ascesa inesorabile, un club ricco ma orfano di storia è riuscito a scalare le gerarchie del calcio nazionale, finendo per competere con le più blasonate rivali. Non stiamo parlando del Sassuolo né del RB Lipsia, nonostante il ritratto si adatti alla perfezione anche a queste due realtà. Il caso in questione riguarda la città di Istanbul e ha del clamoroso, perché sovverte il dominio storico delle tre grandi del Bosforo e intreccia in sé campanilismo, politica e un pizzico d'ItaliaL'Istanbul Basaksehir è l'attuale capolista in Süper Lig e non è un caso: la quarta squadra cittadina è ancora imbattuta dopo dieci giornate, nelle quali ha collezionato ben otto vittorie; due di queste, tra l'altro, sono arrivate contro illustri dirimpettaie come Fenerbahce e Galatasaray, battuto 2-1 alla Türk Telekom Arena soltanto domenica scorsa. In tal modo, l'anonimo Basaksehir è definitivamente divenuto un fenomeno degno di nota, certificando niente meno che il proprio primato sulle grandi di Istanbul.

    AMICI POTENTI - Il club, tuttavia, non è al suo primo exploit: negli ultimi due anni sono arrivati due quarti posti, che hanno garantito due partecipazioni consecutive in Europa League; in entrambi i casi, tuttavia, il Basaksehir è uscito ai preliminari. Tutto ciò potrebbe a prima vista rientrare nel normale percorso di crescita di un ex matricola del calcio turco: macché. Il Basaksehir, infatti, nasce soltanto nel 2014: fino a quella data, il club si chiamava BB Istanbul, era gestito dall'amministrazione comunale e giocava nel gigantesco stadio Ataturk (dove il Milan ha perso una finale di Champions contro il Liverpool) nonostante contasse solo su qualche migliaio di tifosi; tutti gli altri, invece, finivano per chiedersi a cosa servisse questa squadra. Nel 2013, infatti, si decise di procedere allo smantellamento del "baraccone" BB, che intanto però era riuscito a ottenere una promozione nel massimo campionato. L'occasione è ghiotta e viene colta niente meno che da Recep Tayyip Erdogan: su sua indicazione, l'ex BB si identificherà con il quartiere Basaksehir, di recente costruzione e di fondamentale importanza logistica; la rifondazione del club, inoltre, diventa un'ottima arma propagandistica per Erdogan in vista delle elezioni 2014, che lo vedranno trionfare di lì a qualche giorno. 

    BAGGIO E MARADONA - La storia da parvenu e il legame ben poco sotterraneo con Erdogan hanno fatto sì che il Basaksehir diventasse il club che tutti i turchi amano odiare, un po' come avviene proprio con il RB Lipsia in Germania. Oggi, tuttavia, la squadra "sfortunata" di Istanbul sembra non voler smettere di prendersi le sue rivincite: ai due successi nelle stracittadine di questa stagione si aggiungono la vittoria col Fenerbahce dell'anno scorso e la storica goleada al Galatasaray di Prandelli nel primo derby della storia di questo club, il 26 ottobre 2014. Come se non bastasse, ecco la straordinaria marcia trionfale di quest'anno: 26 punti in 10 gare, 2 lunghezze di vantaggio sul Besiktas. I protagonisti di questa controversa favola sono meno ignoti di quel che sembra: c'è un attaccante giramondo che palleggiava a Tor di Quinto e voleva essere Roberto Baggio; si chiama Stefano Napoleoni, ha fatto raffiche di gol in Grecia e, in onore  del suo idolo, ancora porta il codino. Inoltre, a centrocampo comanda un piccolo uomo: ha il 5 sulle spalle, la fascia al braccio e dicono che da giovane sembrasse Maradona: si chiama Emre Belozoglu, ha  giocato nell'Inter e questa è la sua nuova vita.

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