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  • E' il giorno di Real Madrid-Barcellona: 5 curiosità (più una) sul Clasico

    E' il giorno di Real Madrid-Barcellona: 5 curiosità (più una) sul Clasico

    • Alessandro Catanzaro
    Stasera centinaia di milioni di spettatori si collegheranno tramite i propri dispositivi (televisioni, computer, smartphone) con il Santiago Bernabeu, dove andrà in scena il Clásico Real Madrid-Barcellona. Un match che, come spesso accade, potrebbe avere un peso decisivo per la vittoria finale in Liga, con le due squadre separate da appena due punti in classifica. Nell’attesa della partita, abbiamo raccolto per voi alcune curiosità su una delle gare più affascinanti e ricche di tradizione nella storia del calcio.

    1 - Origine del nome

    Come è abbastanza intuitivo, il Clásico si chiama così perché mette di fronte i due club spagnoli più titolati, oltre che quelli che si sono affrontati più volte tra loro. Non tutti sanno però che fino al 2011, prendendo come riferimento solo quest’ultimo parametro, il vero Clásico in Spagna sarebbe stato Real Madrid-Athletic Bilbao. 
    Il termine, ad ogni modo, è diffuso in tutti i Paesi ispanofoni, che lo declinano a seconda del campionato nazionale. C’è poi la variante Superclásico, utilizzata ad esempio in Argentina per riferirsi alla partita tra Boca Juniors e River Plate: un modo per distinguersi, oltre che per sottolineare il blasone dei club coinvolti e la loro acerrima rivalità.

    2 - Merengues e culé

    Come la maggior parte delle squadre, anche Real e Barça hanno i propri epiteti, riferibili sia al club che ai tifosi. I più celebri hanno a che fare con i colori sociali: blancos per i madrileni, blaugrana per i catalani (con la variante azulgrana in castigliano). Ma esistono anche altri nomignoli. 
    Molto diffuso, per quanto riguarda il Real Madrid, il termine merengues, che si rifà sempre al colore della divisa: bianca come le meringhe, dolce tipico della capitale spagnola. Un po’ meno conosciuta, almeno qui in Italia, l’espressione vikingos, che si riferisce, a seconda delle versioni, al dominio del Real nelle prime edizioni di Coppa dei Campioni oppure ai tanti calciatori provenienti dal Nord Europa tesserati negli anni Settanta. 

    Per quanto riguarda il Barcellona, curioso è il soprannome culé, molto risalente nel tempo. Agli albori della sua storia, infatti, il club catalano giocava in uno stadio molto piccolo e affollato. Gli spettatori che occupavano i gradini più alti delle tribune sedevano con i propri… didietro sporgenti, in bella vista per chi si trovava a passeggiare sotto l’impianto.

    3 - I “traditori”

    I calciatori che hanno vestito entrambe le maglie nel corso della propria carriera sono più di quanti si possa pensare, considerata la grande rivalità esistente tra le due squadre: se ne contano infatti diverse decine. 
    Il primo caso celebre fu quello di Josep Samitier che, da capitano e colonna del Barcellona si trasferì al Real nel 1932. Samitier, il quale venne poi “perdonato” dal Barça che gli affidò la panchina negli anni Quaranta, è anche nella top ten dei marcatori del Clásico ed è uno dei quattro ad aver segnato in questa partita con entrambe le maglie. 
    Gli altri tre sono: Luis Enrique, che fece il percorso inverso (dal Real Madrid al Barcellona) tra grandissime critiche; Luís Figo, che addirittura al suo ritorno al Camp Nou da avversario venne accolto dai tifosi blaugrana con il lancio di una testa di maiale dagli spalti; infine Ronaldo il Fenomeno, il cui trasferimento fu meno discusso perché in mezzo c’erano comunque stati i cinque anni all’Inter. Altri nomi celebri nella lista di chi ha indossato le due casacche sono quelli di Michael Laudrup, Samuel Eto’o e Javier Saviola. 
    Non si può dimenticare, infine, il caso del tutto particolare di Alfredo Di Stéfano, autentica leggenda blanca il cui cartellino, nel 1953, si trovò per una rocambolesca serie di circostanze a essere condiviso proprio tra Real e Barça. Dopo una lunga disputa, il Real Madrid acquistò la metà appartenente al Barcellona, dando il via a una leggendaria serie di successi.

    4 - Perfetta parità

    Ad oggi, il bilancio delle sfide ufficiali tra Real Madrid e Barcellona registra un equilibrio assoluto: 95 vittorie per parte e 52 pareggi in 242 confronti totali. In quanto a gol segnati ha fatto invece leggermente meglio il Real: 402 reti realizzate contro 396.

    5 - I recordman Ramos e Messi

    I capitani delle due squadre, Sergio Ramos e Lionel Messi, che a meno di sorprese vedremo regolarmente in campo al Bernabéu, detengono rispettivamente il record delle presenze e quello dei gol segnati nel Clásico. Ad oggi Ramos ha partecipato a 43 incontri tra Real e Barça, uno in più di Messi che con il gettone di stasera staccherebbe Xavi, diventando il primatista blaugrana quanto a presenze. Primato che invece Messi detiene ampiamente per quanto riguarda le reti: 26, ben al di sopra dei madridisti Di Stéfano e Cristiano Ronaldo fermi a 18.

    BONUS - Una rivalità a tutto tondo

    Quella tra Real Madrid e Barcellona è una rivalità che va ben oltre il calcio e che di recente ha assunto (o, per meglio dire, è tornata ad avere) anche forti significati politici. 
    Noi tuttavia vogliamo restare focalizzati sullo sport e non possiamo non fare un accenno al basket, disciplina in cui gli spagnoli sono campioni del mondo. Entrambi i club, Real e Barça, possiedono una sezione cestistica e pure nella pallacanestro sono di gran lunga i team più titolati di Spagna. Anche in questa stagione la lotta, almeno per quanto riguarda la regular season, è tra loro due. E il confronto prosegue su scala continentale: in Eurolega il Real Madrid, proprio come in Champions League, è la squadra che ha ottenuto più titoli, e nel 2018 ha finalmente conquistato la décima. Qui il Barcellona è un po’ meno vincente, ma ha comunque nel suo palmarès due trionfi continentali. 


    Per finire torniamo al calcio, ma per quel che riguarda le donne. Il Barça ha una propria squadra femminile da oltre trent’anni e ha ottenuto diversi successi in ambito nazionale. Ora, con il recente acquisto da parte del club di Florentino Pérez del CD Tacón, anche il Real farà il suo ingresso in questo mondo a partire dalla prossima stagione. Così il Clásico potrà arricchire la sua lunga storia con una serie di nuovi capitoli, stavolta tinti di rosa.

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