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  • Focus Primavera: da Pellegrini a Vestenicky, i segreti di una Roma da Champions

    Focus Primavera: da Pellegrini a Vestenicky, i segreti di una Roma da Champions

    • Emanuele Tramacere

    Altra impresa, altro risultato imprevedibile che consacra la Roma Primavera nell’olimpo delle formazioni giovanili europee. Nella sfida di Uefa Youth League disputata contro il Manchester City allenato dall’ex Inter e Juve Patrick Vieira, la formazione allenata da Alberto De Rossi ha imposto la propria legge e il proprio gioco imponendosi per 2-1 su una della squadre più quotate di tutto il panorama calcistico. Una vittoria figlia di una progettualità che va avanti da anni, di un percorso che mira all’eccellenza portato alla completezza in ogni categoria nelle ultime tre stagioni. Oltre ad aver conquistato la semifinale di Youth League, infatti, i giallorossi sono attualmente primi nel girone C del Campionato Primavera (a pari punti con il sorprendente Bari) e disputeranno la doppia finale di Coppa Italia contro la Lazio, unica squadra (insieme all’Inter nella semifinale del Viareggio persa 4-0) ad aver messo in seria difficoltà i giallorossi in stagione.

    ASSE CENTRALE DA VERTICE - Si dice spesso che una squadra forte si base principalmente su un asse centrale portiere-difensore centrale-regista-attaccante senza difetti. E la Roma Primavera nel suo 4-3-3 classico può contare su una colonna centrale di livello assoluto.

    LA SICUREZZA DI MARCHEGIANI – Dopo aver regalato i quarti di finale con una prestazione mostruosa contro l’Ajax negli ottavi di Youth League, Gabriele Marchegiani (LEGGI QUI) si è ripetuto anche nella serata di Latina stoppando più volte le conclusioni di Ambrose e Ntcham. Classe ’96, il figlio del grande Luca non soffre il passato laziale del padre e, al contrario, si dedica agli allenamenti con la semplicità e professionalità che il padre ha sempre sostenuto. Valori importanti per un dominatore dell’area di rigore. Oltre a splendidi riflessi, infatti, Marchegiani è un portiere moderno che non ha paura di lasciare la propria linea di porta per aiutare in uscita i propri difensori.

    CENTRALI AFFIDABILI – Elio Capradossi e Arturo Calabresi (anche lui figlio d’arte del comico e ‘iena’ Paolo Calabresi) formano un’insuperabile coppia difensiva che perfeziona da anni il proprio affiatamento anche nelle selezioni giovanili italiane. Una coppia che si completa alla perfezione con l’eleganza nei movimenti e il piede caldo di Calabresi che si completa con la fisicità ed irruenza di Capradossi (già soprannominato il nuovo Juan a Roma per via del colore della sua pelle). Un’irruenza che, purtroppo gli costerà la semifinale della Youth League per il fallo da rigore ed espulsione che ha consentito al Manchester City di accorciare per il 2-1 finale.

    PELLEGRINI IN CABINA DI REGIA – Una partita da urlo, l’ennesima di questa stagione, ha visto protagonista il centrocampista centrale Lorenzo Pellegrini. Classe ’96, anche lui colonna portante della Nazionale Under 19, Pellegrini è il classico esempio del centrocampista moderno, abile nella fase di interdizione, ma letale con la sfera fra i piedi. Affiancato da gennaio dal neo-acquisto Pepin, è lui il vero regista della squadra, il centrocampista che detta i tempi ai compagni, lancia gli esterni in contropiede accompagnando la manovra e concedendosi anche la licenza del tiro. Letale quello del gol del 2-1 una perla che termina la sua corso sotto il sette da circa 30 metri di distanza. Da Capitano è già pronto per il salto in Serie A. Dopo De Rossi sarà forse lui il vero “capitan futuro” della nuova Roma.

    ALLARGARE IL GIOCO CON QUALITA’ – Perso Daniele Verde (LEGGI QUI), ormai stabilmente in pianta stabile alla corte di Rudi Garcia, De Rossi ha saputo alternare nel corso della stagione tutti i talenti che Walter Sabatini ha saputo mettergli a disposizione. Dall’ennesimo figlio d’arte Lorenzo Di Livio (uscito per infortunio), figlio del famoso Angelo che per la sua fede giallorossa ha scatenato le ire dei tifosi della Juventus (i quali vogliono privarlo della stella all’interno dello Juventus Stadium) al nipote d’arte Francesco Di Mariano, il cui zio è il capocannoniere di Italia ’90, Totò Schillaci, passando anche per Ferri, Tchoutou e anche l’adattato Matteo Adamo, De Rossi non può prescindere dai suoi esterni d’attacco che allargano il gioco consentendo a centrocampisti d’inserimento e attaccanti di diventare letali in area di rigore.

    KILLER D’AREA DI RIGORE – E negli ultimi 16 metri contro il Manchester City a brillare maggiormente è stato il talento di Tomas Vestenicky, prima punta slovacca dal fisico possente arrivato in prestito con diritto di riscatto dall’FC Nitra. Classe ’96 ha già collezionato 20 presenze con 13 gol in giallorosso, l’ultimo proprio ieri contro il Manchester City, da killer spietato, fiondandosi su una respinta corta della difesa dei Citizens su tiro di D’Urso pe il gol del momentaneo 1-0. A suon di gol si sta guadagnando il riscatto e sta anche superando la stellina di Antonio Sanabria (anche lui infortunatosi a fine primo tempo e sostituito proprio da Vestenicky), arrivato dal Barcellona proprio dopo l’exploit nella Youth League di due anni fa contro il Milan, e troppe volte strappato alla Primavera dalle convocazioni di Rudi Garcia.

    IN SEMIFINALE CONTRO IL CHELSEA – Di fatto una formazione completa in ogni reparto che può migliorare soltanto nel settore degli esterni difensivi apparsi un po’ meno pronti per il salto in una prima squadra rispetto ai compagni. Ora nella semifinale di Youth League la Roma dovrà ripetere l’impresa contro il Chelsea di Solanke, Brown e Musonda, ma con Campionato e Coppa Italia ancora a completa disposizione, il triplete giovanile potrebbe essere un sogno concreto per una squadra che continua a stupire.

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