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  • Genoa: addio a Lerager, il derby-killer

    Genoa: addio a Lerager, il derby-killer

    • Marco Tripodi
    C'era una volta, non troppo tempo fa, la colonia danese del Genoa. Una colonia non molto folta ma comunque significativa in quella babele di lingue e nazionalità che è il campionato italiano. Ora quella pattuglia di ragazzotti alti e biondi, dediti all'arte del pallone, semplicemente non esiste più. 

    A distanza di pochi mesi uno dall'altro i tre sudditi della regina Margherita che vestivano il rossoblù se ne sono andati per altre vie, esautorando la legione scandinava che per a partire dal gennaio 2019 ha difeso i colori del club più antico d'Italia issando il Daneborg sulla Superba.

    Il primo a salutare Pegli fu lo scorso settembre il laterale Peter Ankersen, tornatosene a quello stesso Copenaghen da cui era arrivato appena dodici mesi addietro poco prima del fischio d'inizio della nuova stagione. Poi è toccato a Lasse Schone chiudere la brutta pagina aperta ad inizio campionato con la sua esclusione dall'organico genoano rescindendo con l'avvento del 2021 il contratto che da un anno e mezzo lo legava al club di Enrico Preziosi. Oggi, infine, è stato il turno di Lukas Lerager, l'ultimo danese superstite, e il più longevo, nella Genova rossoblù. Dopo settimane di voci circa una sua possibile partenza, questa si è concretizzata nelle scorse ore, con il 27enne di ​Gladsaxe che ha deciso di ricongiungersi con Ankersen all'ombra della Sirenetta.

    Ammainato definitivamente il vessillo con la croce bianca su sfondo rosso (praticamente il negativo della bandiera di San Giorgio), dei tre danesi a Pegli restano ricordi contrastanti. La traccia lasciata da Ankersen rimarrà probabilmente soltanto negli almanacchi statistici, perché la parentesi del laterale è stata tutt'altro che memorabile, mentre di Schone persisterà a lungo il rimpianto di non essere riusciti ad ammirare il bel giocatore che prometteva di essere quel pomeriggio di agosto in cui centinaia di tifosi lo accolsero festanti al Cristoforo Colombo. Chi dei tre ragazzi arrivati dal freddo vedrà il proprio nome scolpito nella memoria collettiva sarà invece l'ultimo di loro che ha deciso di fare le valige.

    A tramandare il ricordo di Lerager ai posteri saranno soprattutto le due prodezze realizzate in altrettanti derby.
    L'ultima in ordine temporale è quella di Coppa Italia dello scorso novembre che valse il passaggio del turno al Grifone ai danni dei cugini. Un gol bello ed importante che tuttavia impallidisce al confronto con quello che l'ha preceduto. Era il 22 luglio 2020 quando un suo bolide dal limite scacciò dagli incubi rossoblù il fantasma di un Boselli a tinte blucerchiate. Un successo storico per il Genoa che non trionfava nella stracittadina da oltre quattro anni. Ma un successo fondamentale anche e soprattutto perché permise alla formazione all'epoca allenata da Davide Nicola di raccogliere tre punti pesantissimi nella corsa alla salvezza. Due prodezze raccolte nell'arco di pochi mesi che fecero guadagnare al suo autore l'etichetta di derby-killer.

    Un soprannome che Lerager si porterà dietro per sempre. Anche ora che il Daneborg non sventola più sulle acque placide del Mar Ligure. 

     

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