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  • Genoa-Juve, le pagelle di CM: Allegri sbaglia tutto, Bonucci apre il disastro

    Genoa-Juve, le pagelle di CM: Allegri sbaglia tutto, Bonucci apre il disastro

    • Marco Tripodi & Nicola Balice

    GENOA-JUVENTUS 3-1

    GENOA


    PERIN SV: inoperoso per tutta la gara, subisce gol al primo tiro in porta. Ma la parabola di Pjanic è realmente imparabile.

    IZZO 7,5: Ventura prenda nota. Non servono stage per capire che il mastino di Scampia è uno dei talenti emergenti del calcio nazionale. Da napoletano ha evidentemente un conto aperto con Higuain, al quale non fa mai vedere il pallone.

    BURDISSO 7: un buco su Mandzukic a metà primo tempo potrebbe costargli caro. E' l'unica sbavatura di una gara ai limiti della perfezione.

    MUNOZ 7,5: difende con ordine ed attenzione, non facendosi impressionare dal blasone dell'avversario. 


    LAXALT 7: annulla Cuadrado e nel finale di gara lo costringe anche ad un fallo di frustazione da rosso diretto. Sforna anche un paio di assist pregevoli che però non trovano terreno fertile nei compagni. 

    COFIE 7,5: prima presenza stagionale per il ghanese che finora aveva visto il campo solo nell'amichevole di fine estate con l'Entella. Un rischio per Juric, che però viene ricompensato con gli interessi dal numero 4, il quale non perde mai un pallone.

    RINCON 7: eccessivo il giallo preso nel primo tempo, soprattutto se paragonato al metro di giudizio usato da Mazzoleni con i bianconeri. Gioca con la consueta garra che tuttavia non ne pregiudica la lucidità. Da clonare.

    LAZOVIC 7: propizia la rete delraddoppio, facendo sedere Benatia e servendo a Simeone la palla del 2-0, poi salva in spaccata anticipando Cuadraro in area piccola. Corre a tutta fascia mettendo spesso in crisi l'evanescente Alex Sandro.

    (dal 69' EDENILSON 6: 20' finali per far rifiatare Lazovic. Si fa vedere con una botta dalla distanza che termina alta).

    RIGONI 7,5: innesca l'azione del vantaggio rossoblù sradicando palla dai piedi di Bonucci e segna la rete del 3-0. Dopo la prestazione sottotono con la Lazio di settimana scorsa, torna ad esprimersi sui ritmi delle partite precedenti.

    (dall'87' GAKPE' SV).

    SIMEONE 8: in meno di un quarto d'ora raddoppia il proprio bottino di reti stagionali, confermandosi un rapace dell'area di rigore. Nella ripresa manca la tripletta più per merito di Buffon che per colpa sua. Arma letale.

    OCAMPOS 7: arretra spesso per cercare l'invito dei compagni e ripartire verso la porta juventina. Sta crescendo gara dopo gara, diventando quell'arma in più che Juric chiede da tempo sull'ala.

    (dall'88' BIRASCHI SV: esordisce in Serie A contro i Campioni d'Italia).


    All. JURIC 8: non solo il Genoa non si scansa al cospetto della corazzata bianconera, ma addirittura la affonda con una partenza sprint che taglia le gambe a Buffon e soci. Nella ripresa il suo Grifone, dopo la sfuriata iniziale dei bianconeri, dà quasi l'impressione di non voler infierire sugli avversari, accontentandosi del risultato. Il miglior Genoa della stagione, nonostante le molte assenze.

    JUVENTUS

    BUFFON 6: due miracoli non sono bastati ad evitare il primo gol, fa il suo evitando un passivo ancor più pesante.

    DANI ALVES 4.5: Ocampos va semplicemente al doppio della sua velocità, di gambe e di testa. Pomeriggio da incubo, iniziato male e finito peggio con l'infortunio.

    BONUCCI 4: il filo che separa la fiducia nei propri mezzi dall'eccesso di sicurezza, questa volta si è spezzato. Una follia quel colpo di tacco che innesca l'azione dello svantaggio. Una domenica da dimenticare, che si conclude dopo trenta minuti sotto 3-0 con un infortunio muscolare (33' RUGANI 6: quando entra lui, la partita è già compromessa. Chissà perché continua a non trovare fiducia con continuità).

    BENATIA 4.5: balla e traballa, va in confusione anche lui nel tremendo quarto d'ora iniziale, poi si perde Burdisso in occasione del 3-0.

    LICHTSTEINER 5: perde anche lui lo scontro diretto con Laxalt (53' HIGUAIN 5.5: subito un'occasione o qualcosa di simile, poi sparisce in assenza di assistenza per riaccendersi nel finale).

    KHEDIRA 5: la Juve va fuori giri, è quello che maggiormente prova a evitare la disfatta, comunque senza successo. Ancora una volta sui suoi piedi la prima vera palla gol, sprecata (70' STURARO 5.5: regala dinamismo, ha quella cattiveria che sarebbe forse servita in questa gara già dal 1'. Sui suoi piedi la palla che poteva clamorosamente riaprire l'incontro a 5' dalla fine).

    HERNANES 4.5: gode di grande libertà, eppure sbaglia una quantità industriale di passaggi anche piuttosto di facile lettura.

    PJANIC 5.5: sbaglia meno di tutti in fase di impostazione, ma mentre gli altri vanno al galoppo lui continua a trottare. Su punizione rimane una sentenza.

    ALEX SANDRO 5: inutile il salvataggio sulla linea prima del tapin vincente di Simeone, ci capisce poco pure lui in generale e Lazovic si fa gioco di lui in occasione del 2-0. Ha qualità quando spinge, le insicurezze in fase difensiva di oggi però pesano troppo di più.

    CUADRADO 5.5: fuori posizione, inizia seconda punta e chiude terzino. Inevitabilmente fuori partita nonostante partano dai suoi piedi gli unici spunti potenzialmente pericolosi nel primo tempo.

    MANDZUKIC 5.5: è un duro e non ha paura di niente, ma uno contro tre finisce per essere puntualmente sovrastato. In chiusura di primo tempo, di sola esperienza, sarebbe riuscito a guadagnarsi un rigore piuttosto solare che forse, forse, avrebbe dato il la al tardivo inizio della partita della Juve.

     

    All. ALLEGRI 4: alla vigilia non sembrava voler fare pretattica, quando diceva che senza Higuain si sarebbe vista la Juve di Siviglia. Con i se e con i ma, nel calcio, non si va da nessuna parte. Quindi non si può sapere se con un Bonucci più concreto poi Genoa-Juves sarebbe diventata un'altra partita. Di sicuro la Juve mandata in campo è la peggiore della stagione, forse dell'intera era Allegri: scelte cervellotiche, giocatori fuori posizione e fuori fase, Juve distratta, lenta, nel pallone. Per di più perde Bonucci per infortunio, con Dani Alves costretto a lasciare in dieci la formazione nell'ultimo bianconero. Che questa sconfitta serva da lezione, che questo ko si trasformi in una scossa per non soffrire di vertigini ma continuare a salire.

    @NicolaBalice


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