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  • Genoa, le pagelle di CM: Pinamonti lotta ma non graffia, Criscito a disagio

    Genoa, le pagelle di CM: Pinamonti lotta ma non graffia, Criscito a disagio

    • Marco Tripodi
    GENOA-INTER  0-3
     
    Perin 5,5:
     presidia l’area piccola con la necessaria attenzione eppure sul cross di Moses che vale il raddoppio nerazzurro resta inchiodato sulla linea bianca. Difetto comune a molti colleghi.
     
    Zapata 6,5 aria di derby per l’ex rossonero che disputa una gara quasi impeccabile. Peccato per lui, e per il Genoa, che l’unico neo sia decisivo per permettere a Lukaku di sbloccare il risultato. Certo che se il var funzionasse a dovere...
     
    Romero 6: morde le caviglie del connazionale Martinez non risparmiandosi in fase di rilancio dell’azione. Provvidenziale la chiusura sul 10 nerazzurro a fine primo tempo. Non patisce particolarmente neppure Sanchez. Nel finale ci pensa Lukaku a sbeffeggiarlo a gara ormai conclusa.
     
    Goldaniga 6: nel primo tempo ringrazia Romero per la copertura su Lautaro dopo che l’interista l’aveva saltato con un tocco magico. Nel secondo gioca in maniera più accorta, salvando il momentaneo 0-1 con una spaccata disperata su Borja Valero.
     
    Criscito 5,5: patisce le incursioni di Moses, come quella da cui nasce il raddoppio interista, anche perchè non è supportato a dovere dai compagni. Buoni un paio di spunti offensivi che tuttavia non ricevono il giusto supporto. 
     
    Rovella 6,5: prima in A dal primo minuto per il giovane regista che proprio contro i nerazzurri aveva debuttato nella gara d’andata. Dimostra di avere buona tecnica e personalità anche se pecca, inevitabilmente, d'esperienza nei momenti clou dell’incontro. Come quando recupera una palla d’oro ma la serve malamente a Favilli. La stoffa c'è, la malizia arriverà.
    (dal 31' st Destro 6: carta della disperazione di Nicola che tenta il tutto per tutto affiancandolo là davanti a Pinamonti e Pandev quando il risultato è ancora in bilico. Impegna Handanovic al 90' con un colpo di testa centrale).
     
    Behrami 5,5: molto agonismo, come da marchio di fabbrica, ma poca lucidità. Fornisce a Favilli un filtrante invitante che il centravanti pisano spreca. 
    (dal 14' st Schone 6,5: entra lui e il Genoa cambia marcia. Pur giocando un calcio semplice, o forse proprio per quello, si dimostra efficace e puntuale nell'alzare i giri del motore rossoblù).

    Jagiello 6,5: ancora una buona prova per il giovane polacco che conferma di essere un elemento prezioso e forse fin troppo sottovalutato fino ad oggi. Sfiora il pari prima del riposo con una bella punizione che mette i brividi a Conte.
     
    Ankersen 6: dentro dal 1’ dopo tempo immemore si fa notare per essere il primo rossoblù ad impegnare Handanovic. Nel complesso gioca una gara attenta e propositiva, proiettando alcuni cross interessanti nell'area avversaria.
    (dal 31' st Ghiglione 6: una bella discesa sulla destra al 90' per fornire a Destro una palla che l'ex Bologna non riesce a spingere in rete).

    Pinamonti 5,5: ha subito l’occasione per far male alla sua vecchia squadra ma la misura della sua capocciata non è precisa. Per il resto lotta con la consueta foga, anche se a volte sembra arrivare un po' troppo molle nei contrasti oppure cerca soluzioni improbabile, come il tacco volante sul bel cross di Jagiello.
     
    Favilli 5: i compagni lo cercano spesso con lanci lunghi che lui prova ad addomesticare come può. Quando però devo puntare l’avversario palla a terra per lui sono dolori.
    (dal 25' st Pandev 5,5: dentro nel finale per provare a raddrizzare il risultato. Al cospetto della sua ex però Goran resta col colpo in canna).

    All. D. Nicola 6: più per necessità che per volontà fa tirare il fiato ad alcuni dei suoi più fidati senatori. Nonostante questo il Grifone regge l'urto al cospetto dello squadrone nerazzurro, restando in piedi per oltre 80'. La 'bugiardezza' dello 0-3 finale non rende merito alla prova generosa dei suoi ragazzi che con un pizzico di precisione e cattiveria in più avrebbero potuto siglare il gol del pareggio. Resta un risultato che, in attesa del Lecce, riporta pericolosamente in acque agitate la barca rossoblù.

     

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