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    Genoamania: qual è il vero Genoa? Con l'Udinese si attendono risposte

    Genoamania: qual è il vero Genoa? Con l'Udinese si attendono risposte

    • Marco Tripodi

    L'Udinese darà le risposte.

     

    Tempo permettendo (l'ipotesi rinvio dato le forti piogge previste domenica su Marassi non è da escludere) sarà come sempre il campo a sciogliere i dubbi di tifosi ed osservatori.

    Dopo la settimana del derby, della goleada inflitta al Milan e della batosta subita dal maestro Gasperini, è lecito domandarsi quale sia il vero Grifone. Quello spumeggiante ammirato contro i rossoneri, quello tenace ma sfortunato del derby oppure quello molle e senza idea di Bergamo? Al campo, come detto, spetta il giudizio.

     

    La sensazione, che poi è anche una speranza, è che quello con l'Atalanta sia stato solo un incidente di percorso. Una di quelle cadute naturali e talvolta benefiche che capitano a chi ha intrapreso da poco un percorso di crescita che guarda con fiducia al futuro.

    Uno scivolone agevolato da un avversario in forma, che ti conosce molto bene e sa quali armi usare per metterti in difficoltà.

    Il problema è che domenica davanti ci sarà un rivale simile. Proprio come l'Atalanta anche l'Udinese di Gigi Delneri, altro ex allenatore rossoblu anche se con un curriculum neanche minimamente paragonabile a quello del Gasp, dopo un inizio travagliato nelle ultime settimane ha cambiato marcia. Il merito di questa inversione di tendenza è tutto del tecnico di Aquileia. Un altro che conosce bene Genova e l'ambiente rossoblù.

     

    In questa settimana Juric è sembrato lavorare molto sulla testa più che sulle gambe dei propri ragazzi. Il croato ha capito che il KO di Bergamo deve essere lasciato subito alle spalle, per evitare pericolosi contraccolpi che andrebbero ad inficiare quanto di buono costruito fino ad oggi. La stanchezza accusata da molti suoi elementi, spremuti come limoni in queste prime undici giornate, può essere parzialmente compensata da alcuni cambi che una rosa finalmente al completo può permettergli di fare. Cambierà qualcosa in attacco, probabilmente inserendo il tanto invocato Ocampos, e cambierà qualcosa in difesa, dove al rientro di Izzo dovrebbe aggiungersi quello di Orban in sostituzione dell'acciaccato Munoz. Ma siccome le gare, come recita un vecchio adagio pallonaro, si vincono soprattutto a centrocampo, sarà proprio nella linea mediana che Juric dovrà cercare di imbrigliare il collega. In particolare le squadre di Delneri sono famose per le proverbiali 'ali che volano'. Toccherà quindi soprattutto a Laxalt e Edenilson (favorito su Lazovic) decidere l'andamento della sfida di Marassi.

     

    A differenza delle ultime uscite casalinghe, Milan incluso, questa volta il Grifone avrà di fronte una squadra che non si limiterà a difendere ma proverà ad impostare il gioco, aggredendo l'avversario. Una situazione ideale per gli incursori di Juric. A patto che la difesa torni quella di un paio di settimane fa e che il centrocampo rifornisca di palloni utili Pavoletti e soci. 

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