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  • Pres. Entella a CM: 'L'offerta per Cassano è sempre valida. E lui lo sa'

    Pres. Entella a CM: 'L'offerta per Cassano è sempre valida. E lui lo sa'

    • Marco Tripodi

    Quando una squadra di calcio, nel giro di otto anni, passa dall'orlo del fallimento societario in Eccellenza al secondo posto nella classifica di Serie B viene quasi naturale parlare di favola.
     

    LA SCALATA - In realtà dietro all'impresa della Virtus Entella di fantasioso c'è poco o nulla. I clamorosi risultati raggiunti in meno di un decennio dalla piccola squadra di Chiavari sono il frutto di un lavoro studiato e ponderato, figlio delle capacità organizzative del suo patron, l'industriale dell'acciaio Antonio Gozzi, e del suo fidato staff di collaboratori.

    Giunta alla terza stagione consecutiva in cadetteria, molti temevamo che dopo l'exploit dello scorso anno, quando i play-off svanirono per un punto all'ultima giornata, per i chiavaresi fosse finito il tempo dei sogni di gloria. Invece dopo 12 turni di campionato l'Entella è clamorosamente seconda in classifica, preceduta solo dalla corazzata Verona. E anche se il presidente frena gli entusiasmi è chiaro che nel Tigullio c'è già chi guarda oltre: “Andiamoci piano – ammonisce Gozzi – il campionato di Serie B è lunghissimo e molto equilibrato. Non siamo neanche ad un terzo del torneo, non ha senso fare voli pindarici in questo momento. Anzi è necessario mantenere la barra dritta e i piedi ben saldi a terra”.

    Prudente a parole, la società ligure si muove però sotto traccia. Lo stesso Gozzi ammette di avere nel cassetto della propria scrivania uno studio di progettualità per raddoppiare in pochi mesi la capienza del piccolo Comunale, adempiendo così agli standard imposti dalla Lega Serie A in caso di promozione. Inoltre, guardandosi indietro, i tifosi biancocelesti non possono non notare come da quando il re dell'acciaio italiano ha preso le redini del comando, l'Entella sia sempre migliorata stagione dopo stagione: “Nella vita bisogna essere realisti – è la filosofia di Gozzi – ma allo stesso tempo non bisogna mai porsi dei limiti. Chi lo fa finisce per deprimere se stesso e chi gli sta attorno”.

     

    GRUPPO - Una delle armi in più dell'Entella, rispetto alle avversarie, è sicuramente lo spogliatoio. Rispetto alla passata stagione la squadra è cambiata poco, mantenendo quasi inalterato il proprio undici titolare. La sola grande differenza è la presenza in panchina di Roberto Breda al posto di Alfredo Aglietti: “Sicuramente aver mantenuto il gruppo dello scorso anno – prosegue il numero 1 chiavarese - è una delle chiavi dei buoni risultati attuali. Il nostro è veramente un insieme molto affiatato, nel quale Breda è stato bravo a metterci del suo per migliorarlo ulteriormente”.

    Altro punto di forza della società tigullina è il settore giovanile, il più vasto della Liguria. Non a caso la Primavera dei Diavoli Neri è stata l'unica di Serie B ad arrivare lo scorso anno tra le prime otto in Italia: “Spingiamo molto sui giovani – spiega ancora Gozzi – perché crediamo in loro e lo dimostrano i tanti ragazzi che abbiamo nel giro della prima squadra: dai già affermati Belli e Keita ai debuttanti degli ultimi mesi Gerli, Havlena, Puntoriere, Di Paola. Per una piccola realtà come la nostra puntare sui giovani e realizzare qualche plusvaenza dalla loro vendita è l'unica strada per tenere i conti in ordine”.

     

    CASSANO - Linea verde, dunque, come filosofia da seguire. Eppure in estate l'Entella è stata al centro delle cronache di calciomercato soprattutto per il suo interesse nei confronti di un grande campione non più giovanissimo: Antonio Cassano. Ma quanto è stata realmente concreta la possibilità di vedere Fantantonio esibirsi al Comunale? “Credo abbastanza – ammette Gozzi – Ho avuto occasione di parlargli di persona e so che lui ha poi dialogato anche con qualche calciatore per farsi un'idea sulla nostra realtà. Segno che evidentemente ha preso in seria considerazione la nostra proposta. Io gli ho spiegato che l'avremmo accolto a braccia aperte, perché siamo convinti che sia un campione in grado di fare la differenza in Serie A. Figuriamoci in B. La decisione però spettava a lui e sapete tutti come è andata a finire. Lui comunque sa che la nostra offerta è sempre valida”.

     

    MERCATO - Sempre in tema di mercato, Gozzi assicura che il brillante avvio di stagione dei suoi ragazzi non condizionerà la prossima sessione invernale della campagna acquisti entelliana. I vari Caputo, Keita e Iacobucci, pezzi pregiati della rosa biancoceleste, non verranno ceduti ma al contempo non verranno fatte follie neppure in entrata: “Noi siamo contenti e soddisfatti di tutti i nostri ragazzi – assicura il patron – e non abbiamo nessuna intenzione di cederli. E' chiaro però che le dinamiche del mercato dipendono molto dal campionato e dall'umore dei giocatori. Vedremo”.


    E allora non aspettatevi rivoluzioni. A Chiavari hanno grandi progetti. E le grandi opere si realizzano a piccoli passi.


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