Calciomercato.com

  • Halilovic è un caso: dopo il Barcellona anche l'Amburgo l'ha già bocciato

    Halilovic è un caso: dopo il Barcellona anche l'Amburgo l'ha già bocciato

    • Marina Belotti
    Il Borussia Dortmund ha sconfitto con una pesante cinquina il suo Amburgo nell'ultima giornata di campionato, ma lui non era lì a consolare e supportare i compagni. Era rimasto a casa, dopo che mister Gisdol gli ha chiaramente detto: "Non sei convocato". Una libertà dal sapore amaro quella concessa ad Alen Halilovic, centrocampista croato classe '96. Il suo sogno infatti è quello di stregare il mondo con il suo mancino micidiale, il suo uno contro uno e gli scatti che non ti aspetti. 

    GIROVAGO- Eppure il mondo per ora l'ha solo girato e sfiorato: dalla prestigiosa Dinamo Zagabria alla volta del Barcellona, da dove è partito in prestito per le Asturie, allo Sporting Gijon, finchè l'estate scorso è stato acquistato dall'Amburgo. Tutti club toccati con mano, anzi, con i tacchetti, ma in cui non ha inciso al punto da farli innamorare di sè e prolungare la sua permanenza. No, Halilovic resta sempre in affitto e ad Amburgo l'alloggio gli sta costando particolarmente caro. Solo 6 presenze e 137' collezionati in campo. Cos'è successo a quell'uomo, o meglio, a quel ragazzino dei record?

    IL DECOLLO DI HALILOVIC- Nel 2012 infatti, a soli 16 anni, è uno dei prescelti ad avere l'onore di ammirare il proprio nome scritto tra quelli dei migliori calciatori nati dopo il 1991, nella lista stilata da Don Balon. La Dinamo Zagabria crede nel suo talento e a giugno dello stesso anno gli porge la penna per il suo primo contratto da professionista. E fa bene, perchè due mesi dopo arriva l'esordio trionfale che gli vale il titolo di più giovane debuttante della storia della Dinamo Zagabria. I record sono il suo pane e lui ne è ingordo: uno a uno li abbatte tutti, ma proprio tutti. Segna contro lo Slaven Belupo, superando il precedente record di Mateo Kovačić di più giovane calciatore ad aver siglato un gol nel campionato croato. Non contento, il 24 ottobre 2012 diventa il secondo più giovane calciatore ad aver mai debuttato in Champions League. Ed infine, nel giugno 2013, debutta a soli 16 anni con la nazionale maggiore, giocando 40 minuti contro il Portogallo e divenendo il più giovane croato ad aver mai esordito con la maglia della Croazia.

    FINCHE' AL BARCA VA..- A marzo dell'anno successivo, il Barcellona ne ufficializza l'acquisto per 5 milioni di euro. Alla società viene bloccato il mercato in entrata ed il trasferimento del croato viene sospeso ad aprile. Ma lui vuole il Barcellona e il Barcellona vuole lui e dopo diversi ricorsi, il 5 maggio Halilovic non crede ai suoi occhi quando si ritrova in una stanza a firmare un contratto di cinque anni da 2 milioni di euro, a un mese dalla maggiore età. Fa la gavetta nella squadra delle riserve e nel gennaio successivo debutta in prima squadra contro l'Elche: nella sua prima stagione in maglia blaugrana regala 4 gol in 30 presenze totali. E' il lasciapassare per il trasferimento in prestito allo Sporting Gijon, club che sembra puntare con convinzione sul suo talento e con cui realizza anche la sua prima rete in Liga. Segna il gol della vittoria contro il Malaga, firma la doppietta del 3-3 contro il Betis e  raccoglie ben 37 presenze e 5 gol.

    IL TRACOLLO DI HALILOVIC- Sembra poter essere il trampolino di lancio per un futuro finalmente con i grandi e per conquistarsi una chance agli ordini di Luis Enrique, ma il destino ha deciso diversamente. Halilovic viene ceduto a titolo definitivo per 5 milioni all'Amburgo, firma un contratto quadriennale con il diritto di recompra in favore dei blaugrana fissato a 10 milioni. Ma il suo gioco sembra non valere la candela per Gisdol, nonostante la buona partenza. 22 agosto, primo turno della Coppa di Germania, Halilovic entra al  minuto 67 e segna la rete-partita contro lo Zwickau. Salto in avanti temporale, 25 ottobre, ancora un match di coppa: dov'è Halilovic? In campo non si vede, nemmeno in panchina. Solite due parole a sancire la sentenza di condanna per ogni calciatore: non convocato. Amburgo è la città non-capitale più popolosa d'Europa, ma sembra che per lui non ci sia spazio: non convocato nella grande sfida contro il Bayern, parte sempre dalla panchina ed entra, se gli va bene, nell'ultimo spicchio di partita. Il massimo che riesce ad ottenere sono i 45' del primo tempo contro l'Eintracht Francoforte, schierato in campo da trequartista, per poi essere sostituito da Bobby Wood. Chiaramente l'Amburgo non crede in lui e con i primi fiocchi di neve sul fiume Elba, Halilovic potrebbe lasciare le Alpi verso un mare di speranze.

    AL VALENCIA PER RIPARTIRE- Mare sì, ma non il Mediterraneo sponda Italia, dove c'è già il fratello Dino che milita nella Primavera dell'Udinese, ma nel Mediterraneo sponda Spagna. Molto probabilmente infatti dovrà esercitarsi ancora con la lingua della penisola iberica, perchè il futuro parla spagnolo. Secondo la Bild, l'Amburgo a gennaio cederà l'attaccante croato, di nuovo allo Sporting Gijon o al Valencia, che già la scorsa estate ha premutoper averlo. Questa volta Halilovic non può perdere l'aereo che lo porterà a Valencia per continuare il suo volo e  far dimenticare a tutti lo scalo di Amburgo, tornando a dare il massimo di sè nella nuova destinazione. Per inseguire il mito a cui è paragonato, Lionel Messi, e tornare ad eguagliare Mateo Kovačić, considerato insieme a lui uno dei migliori talenti del calcio croato ed europeo.

     

    Altre Notizie