
I 5 talenti che dal Sudamerica possono arrivare in Serie A

RICHARD RIOS
Classe 2000, colombiano, stella del Palmeiras. L’identikit è quello di Richard Rios, regista e centrocampista nato a Vegachí e come giocatore di futsal nell'Alianza Platanera, diventato poi una certezza del club brasiliano e della sua nazionale. Dopo averlo ammirato al campionato sudamericano Under-20 del 2018, il Flamengo lo porta a casa e lo fa esordire tra i grandi nel campionato del 2020. Dopo aver rinnovato il contratto fino al 2023, viene prestato ai messicani del Mazatlán. L’avventura qui però dura poco: solo sei partite, a causa di un infortunio al ginocchio. Nel 2022 Ríos rescinde con il Flamengo per passare al Guarani. L’anno dopo punta su di lui il Palmeiras che lo prende per poco meno di un milione e mezzo di euro. Con i Verdão fa il salto di qualità. Diventa il fulcro del gioco della squadra che vince il ventiseiesimo Campionato Paulista e si afferma a livello continentale. È il regista della Colombia che vola fino alla finale di Copa America. Lì dimostra tutta la sua tecnica, il suo tocco, le sue giocate sul lungo e sul corto che aggiunge a personalità da vendere e a un buon dinamismo. Può giocare in una mediana a due ma fare anche la mezzala in un centrocampo a tre: la sua valutazione si aggira intorno ai 30 milioni di euro, la clausola presente sul suo contratto invece ne chiede 60. Il Palmeiras ha già messo in conto di cederlo nell’estate del 2025: diverse squadre in Premier e Liga lo vogliono, in Italia, sulle sue tracce, si sono messe Milan, Roma e Fiorentina e, soprattutto i rossoneri, seguono il ragazzo da mesi.

PABLO MAIA (San Paolo)
Pablo Gonçalves Maia Fortunato, o Pablo Maia, centrocampista del San Paolo e della nazionale brasiliana. È un classe 2002, frutto di uno dei settori giovanili più floridi dell’intera nazione. Il primo momento da incorniciare nella sua giovane carriera è certamente l’esordio in prima squadra, il 30 gennaio 2022. La scalata è ripida e il 1° marzo 2024 viene già convocato in nazionale maggiore, con cui debutta in un’amichevole vinta in casa dell'Inghilterra. Abile in rottura e costruzione, il mediano è insostituibile per i suoi: nel 2023 ha disputato addirittura 58 partite tra tutte le competizioni. La Premier League è vigile, piace già all'Arsenal, ma anche al West Ham e al Fulham. Per prendere il ragazzo di Brazopolis serve sborsare intorno ai 15 milioni di euro. Il 22enne ha un contratto fino al 2027 e 18 presenze in tutte le competizioni in una stagione in cui è stato ai box a lungo per un infortunio. Potrebbe prendere le chiavi del centrocampo delle tante squadre della nostra Serie A che lo hanno in alto sul proprio taccuino.

AUGUSTÍN GIAY (Palmeiras)
Accostato all’Europa e all’Inter da tempo, Augustin Giay ha sempre rimandato l’arrivo in Europa. L’esterno 2004 è un’eterna promessa del futbol argentino e si sta facendo le ossa in uno dei club migliori del continente, il Palmeiras. I brasiliani lo hanno acquistato per 7 milioni di euro e gli hanno fatto firmare un contratto fino al 2029, in questa stagione ha disputato 34 match, segnando un gol e fornendo due assist. Nato in provincia di Santa Fe, si è formato nelle giovanili del San Lorenzo, club che lo ha fatto esordire in prima squadra nel 2022, a 18 anni. È alto un metro e ottanta e unisce tecnica a grande fisicità. È veloce, duttile, attacca e difende, gioca a tutta fascia ma anche come terzino in una difesa a 4. Per le sue discese e le sue corse instancabili, fin dagli esordi è stato paragonato a Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter che di fatti lo segue da tempo, mentre un giocatore in attività che lo ricorda può essere quel Nahuel Molina passato per l’Udinese e ora all’Atletico Madrid. Pilastro delle nazionali giovanili argentine, è stato anche capitano dell’Argentina Under-20. In Brasile si sta già misurando ai massimi livelli e il passaggio in Europa rappresenta solo il prossimo passaggio. Si tratta di un giocatore che potrebbe esaltarsi nel 3-5-2 di Inzaghi, completando il suo percorso di crescita in Italia.

LEO ORTIZ (Flamengo)
Leonardo Rech Ortiz, Léo Ortiz per i più, è un difensore del 1996, in forza al Flamengo. È partito dall'Internacional, passato per lo Sport Recife e si è affermato con il Bragantino con cui ha quasi 200 presenze. Il Flamengo lo compra per 7 milioni di euro e lo mette al centro della difesa, spesso al fianco di David Luiz. A piccoli passi, si è guadagnato anche la nazionale verdeoro dove è stato convocato per la prima volta per la Coppa America 2021. A 28 anni il forte centrale di 185cm è pronto a sbarcare in Europa. Ha un contratto fino al 2028 e una valutazione sui 9 milioni di euro. In questa stagione vanta già 47 presenze in tutte le competizioni con 3 reti e 3 assist. Leo Ortiz è figlio d'arte: suo padre Luis Fernando è stato calciatore del Gremio e stella della nazionale di calcio a 5 con cui ha vinto i Mondiali del 1992. Uno dei suoi maggiori estimatori è Cristiano Giuntoli. L’allora ds del Napoli l’avrebbe già portato volentieri sotto al Vesuvio ma l’affare sfumò. A gennaio – quando la Juventus, nuovo club dell’ex Carpi, dovrà cercare sul mercato un sostituto di Bremer – tornerà alla carica. E questa volta potrebbe essere la volta buona: un biglietto dal Brasile all’Italia per affermarsi anche nel Vecchio Continente.

FRANCO MASTANTUONO (River Plate)
Il più talentuoso di questa rassegna è Franco Mastantuono. Nato a Ferrol nel 2007, nonostante i suoi soli 17 anni, il suo nome circola tra gli addetti ai lavori ormai da tempo. È un gioiellino del River Plate che, ultimamente ma non solo, di talenti ne sta facendo debuttare a iosa. Il trequartista ha un contratto blindato fino al 2026 e gioca stabilmente tra i grandi: in questa stagione è sceso in campo 38 volte, marcando 4 gol e servendo 3 volte i suoi compagni in modo da farli segnare. Il mancino di Azul può giocare ovunque dalla trequarti in avanti, sa calciare il pallone come pochi, come testimoniano i suoi gol su calcio di punizione, è bravo nell'uno contro uno e ha un fisico ben più prestante di quello che si collega di solito a calciatori con queste caratteristiche. Può migliorare nelle scelte, nell’evitare di dribblare sempre e comunque, nel giocare di più e meglio col piede debole ma ha davanti a sé un futuro più che roseo. Mastantuono ha detto di ispirarsi a Julián Álvarez e, oltre a Messi, viene spesso paragonato a Foden o Nico Paz. Rappresenta la prossima grande speranza del calcio argentino, insieme al Diablito Echeverri sul quale ha già messo le mani il Manchester City. La sua storia è già da film. Dopo un primo positivo provino con il River Plate, il ragazzo rifiuta di unirsi ai biancorossi per provare la carriera da tennis, altro sport in cui eccelle. Solo qualche anno dopo, nel 2019, riprova e stavolta accetta l'offerta del River Plate. Nell'agosto del 2023 firma il suo primo contratto con il club con clausola di rescissione di 30 milioni di euro. A fine gennaio 2024 diventa il terzo giocatore più giovane di sempre ad esordire nel River Plate in competizioni ufficiali, pochi giorni dopo trova anche il primo gol, battendo il record di Saviola. Ne batterà altri di record di precocità, riscrivendo il libro che li contiene. Il contratto gli viene ben presto allungato fino al 2027, mentre la clausola rescissoria viene portata a circa 41 milioni di euro pagabili ai Millonarios in due rate. È già in possesso del passaporto italiano e stuzzica l’appetito del Milan che però, qualora volesse affondare il colpo, dovrà vedersi dalla concorrenza serrata del Real Madrid.