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  • Il calciomercato 22/23 ai raggi X - 3: il Milan non c'è, il Verona c'è troppo. Bene Lazio e Udinese, agonia Samp

    Il calciomercato 22/23 ai raggi X - 3: il Milan non c'è, il Verona c'è troppo. Bene Lazio e Udinese, agonia Samp

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Presentarsi ai nastri di partenza del campionato da campioni d'Italia avendo alle spalle un calciomercato così inconsistente. Nella stagione appena conclusa il Milan doveva e poteva fare di più. Se così non è stato, lo si deve anche a una campagna trasferimenti stagionale che è come non fosse mai avvenuta. La Lazio è in chiaroscuro perché alterna innesti ampiamente impiegati e incomprensibili comparse. L'Udinese conferma un modo di agire che da anni ne fa una società particolarmente attiva nel settore dei trasferimenti. Quanto alla Sampdoria, la sua agonia stagionale è segnata anche da un mercato di scambi fatto quasi esclusivamente con l'obiettivo di alleggerire il monte-ingaggi. Infine, da mal di testa l'Hellas Verona che ha fatto praticamente due mercati ricavandone effetti molto modesti in termini di resa.

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    LAZIO – Fra i nuovi arrivati della stagione 2022-23 il più presente è Ivan Provedel, che cumula 38 partite in campionato (3.411 minuti), cui vanno aggiunte 6 presenze in Europa League e 1 in Coppa Italia, media voto 6,1. Dietro di lui si piazza Alessio Romagnoli, che somma 34 presenze in campionato (2.925 minuti e 2 gol), cui vanno aggiunte 4 presenze in Europa League, 2 in Conference League e 2 in Coppa Italia, media voto 6,2. A quota 32 presenze in campionato troviamo Matias Vecino (1.864 minuti e 2 gol), che ha messo insieme anche 6 presenze in Europa League, e 4 presenze in Conference League, media voto 5,9. Con 29 presenze si piazza Nicolò Casale (2.436 minuti e 1 gol), che colleziona anche 2 partite in Europa League, 4 partite in Conference League e 2 partite in Coppa Italia, media voto 6,1. Chiude la lista dei calciatori con almeno 20 presenze (l'esatto numero che totalizza, mettendo insieme però soltanto 237 minuti di gioco) Matteo Cancellieri, che colleziona anche 6 presenze in Europa League e 4 presenze in Conference League, media voto 6.08. Da qui in poi si apre la lista dei calciatori che segnano cifre meno significative e dei quali diamo soltanto le presenze in A: Marcos Antonio con 16, Mario Gila con 4 e il portiere Luis Maximiano che mette insieme soltanto 6 minuti, quelli giocati prima di essere espulso alla prima di campionato. Dunque un mercato di estremi: molto utilizzati (e anche con buone medie voto) alcuni, irrilevanti o quasi gli altri. Promosso con riserva.

    MILAN – Difficile imbattersi un una squadra che così poco e male si attrezza per difendere uno scudetto: pochi acquisti, poco incisivi e poco utilizzati. Il più presente è anche l'emblema di questo cattivo andazzo: Charles De Ketelaere, che colleziona 32 presenze in campionato (ma i minuti giocati sono soltanto 1.101), cui si aggiungono 6 presenze e 235 minuti in Champions League, 1 presenza da 120 minuti in Coppa Italia e 25 minuti nella gara di Supercoppa Italiana, per una media voto in campionato di 5,6. Segue con 21 presenza in campionato Divock Origi (1.018 minuti e 1 gol), media voto di 5,4. Subito alle sue spalle, con 20 presenze in campionato (1.363 minuti giocati) c'è Malik Thiaw, che aggiunge 4 presenze in Champions League per una media voto di 6,08. Molto meno rilevanti i numeri di Aster Vranckx (9 presenze in campionato e 1 in Coppa Italia) e di Sergiño Dest (8 presenza in campionato, 7 in Champions League, 1 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa). Un mercato che non è nemmeno possibile bocciare, poiché è quasi inesistente.

    SAMPDORIA – Nel caso della squadra blucerchiata è davvero difficile parlare di calciomercato, specie se lo si intende come strategia per il rafforzamento. Perché le mosse sul mercato dei trasferimenti sono state tutte a costo zero o addirittura “a costo meno”, nel senso che si lasciava andare giocatori per alleggerire il monte ingaggi e li si sostituiva con altri meno o per nulla costosi. In condizioni del genere ogni valutazione su impiego e rendimento perde significato. Ci limitiamo a dare conto delle presenze in campionato. Il più presente fra i nuovi è stato Filip Djuricic con 32 partite (2.187 minuti giocati e 3 gol), media voto 5,4. Segue Bruno Amione con 27 partite (2.151 minuti e 1 gol), media voto 5,6. Quindi c'è Alessandro Zanoli con 22 partite (1.537 minuti e 1 gol) e una sorprendete media voto di 6,1, che vista la situazione è un gran titolo di merito. Quindi troviamo Harry Winks con 20 presenze (1.719 minuti) e una media voto da 5,7. Da lì in poi c'è una lunga lista di calciatori con meno di 20 presenze, anche perché molti fra loro sono stati a Genova per mezzo campionato. Ci limitiamo a citare le 19 presenze di Bram Nuytinck e Sam Lammers, le 18 di Abdelhamid Sabiri, le 15 di Gonzalo Villar, le 12 di Michael Cuisance e le 10 di Koray Günther. Mercato assolutamente ingiudicabile.

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    UDINESE – Il più presente fra i nuovi arrivi della squadra friulana è Sandi Lovric che colleziona 37 presenze in campionato (2.379 minuti e 5 gol), con media voto di 6,01. Alle sue spalle si piazza Neuhén Pérez con 34 presenze (2.826 minuti e 2 gol), media voto 5,9. Sono 32 le presenze di Jaca Bijol (2.732 minuti e 3 gol) media voto 6,08. Kingsley Ehizibue totalizza 27 presenze (1.535 minuti e 2 gol) e media voto di 5,8. Chiude la lista Enzo Ebosse con 20 presenze (919 minuti) e una media voto di 5,9. Fra i calciatori con meno di 20 presenza vanno segnalati Festy Ebosele (17), Florian Thauvin (16) e Adam Masina (14). Mercato da promuovere.

    VERONA – Una lista esagerata di movimenti di mercato. Il più presente fra i nuovi è Isak Hien con 32 partite (2.607 minuti giocati) e una media voto di 5,8. Dietro di lui si piazza Milan Djuric con 28 gare (1.362 minuti e 1 gol), media voto 5,7. Sono 24 (1.091 minuti e 5 gol) le partite di Simone Verdi, la cui media voto è 6,1. Quindi annotiamo due calciatori a quota 22 presenze: si tratta di Josh Doig (1.354 minuti e 2 gol), media voto 6,08, e di Yayah Kallon (851 minuti e 1 gol), media voto 5,6. Da qui in poi è lunga la serie dei nuovi arrivi sotto le 20 presenze, anche perché il Verona ha fatto praticamente due mercati fra estate e inverno. Fra gli altri segnaliamo le presenze di Thomas Henry e Adolfo Gaich (16), Ondrej Duda (15), Oliver Abildgaard (13), Juan Cabal e Cyril Ngonge (11). Mercato bocciato per totale assenza di programmazione. (3. continua)

    @pippoevai

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