Inter, Correa è un caso diverso da Sanchez: niente clausola, due motivi per l'addio e una via d'uscita
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DUE MOTIVI PER L'ADDIO - Accadrà più avanti? Questo potrebbe succedere, solitamente gli ultimi giorni di mercato sono quelli in cui ti fai andare bene qualche scommessa se non hai raggiunto gli obiettivi principali. Forse questo è un altro problema, perché invece l’Inter avrebbe bisogno di venderlo subito Correa, per due motivi: il primo è che non credono più in lui e vorrebbero risparmiare il suo altissimo ingaggio, il secondo invece è che lì davanti andrebbe liberato spazio per la punta che l’Inter vorrebbe reperire dal mercato.
LA RICHIESTA - Ecco perché nelle scorse settimane parecchi intermediari si sono presentati in viale della Liberazione con lo scopo di informarsi sulle richieste del club: l’iniziale idea di Piero Ausilio era quella di poter realizzare la minor plusvalenza possibile, considerando che ad oggi il valore a bilancio è di circa 8 milioni. Chiaramente certe richieste non hanno invogliato eventuali amanti del rischio.
DIVERSO DA SANCHEZ - A questo punto è stato commesso il secondo errore di superficialità, visto che molti hanno pensato che in un modo o nell’altro l’addio si sarebbe consumato, magari anche mediante una rescissione, stessa metodologia che l’Inter aveva utilizzato in passato per separarsi da Alexis Sanchez. Tra il cileno e l’argentino, però, esiste una grande differenza: quando l’Inter rescinde l’accordo con il Nino ricorre a una clausola precedentemente inserita nel contratto, che invece non esiste nel caso di Correa.
RISOLUZIONE COSTOSA? - E allora in che modo l’Inter potrebbe liberarsi di Correa? Ad oggi l’eventualità più probabile è quella di un accordo sulla risoluzione, con il club disposto a offrire all’argentino circa la metà dell’attuale compenso, lasciandolo libero di scegliersi una destinazione, qualcuno che possa offrirgli un contratto più lungo ma partendo da un salario più basso. Quel che è certo è che servirà del tempo e soprattutto pazienza, perché la rosa attuale presenta scogli, ostacoli enormi per un’Inter che vorrebbe evolvere e che invece non può farlo. La moneta che si paga quando si commette un errore di valutazione, se compri male, vendi male o non vendi affatto. Arnautovic e Correa ne sono la brutale dimostrazione.