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    Inter, Marotta: "Algoritmi e AI? Il direttore sportivo deve rimanere centrale. E i presidenti stiano al loro posto"

    Inter, Marotta: "Algoritmi e AI? Il direttore sportivo deve rimanere centrale. E i presidenti stiano al loro posto"

    Il presidente dell'Inter, Beppe Marotta, è intervenuto presso l'Hotel Sheraton di Milano, sede del calciomercato, parlando all'interno di una tavola rotonda dedicata al ruolo del direttore sportivo del futuro di questa figura all'interno di un club e con tecnologia e algoritmi che stanno sempre più prendendo il sopravvento.

    DS CENTRALE - "Da anni si battaglia per arrivare a riconoscere, anche a livello legislativo, la figura del direttore sportivo. Rappresenta un aspetto centrale nelle società di calcio: ai miei inizi, nell’almanacco Panini bastavano quattro righe per elencare le figure delle società. Oggi servono due pagine: le società di calcio sono diventate SpA, alcune sono quotate in borsa, hanno attinto dei profili dal mondo imprenditoriale"

    PRESIDENTI FACCIANO IL LORO - "È una figura che resta centrale. Ci sono presidenti che vogliono sostituirsi a queste figure e affrontare il mercato in prima persona con aiuto di agenti e consulenti. Ma le trattative non si fanno in due tre giorni, il lavoro viene coordinato dal ds".

    ALGORITMI E AI - "Faccio questo lavoro da 50 anni e mi adeguo oggi a concetti e realtà come 'algoritmi' e 'ai'. Sono strumenti innovativi. Ma sta all'intelligenza dei professionisti sfruttarli. Resta centrale l'essere umano".

    COMPETENZA - "Sicuramente uno dei valori più importanti è la perseveranza. Ti aiuta a capire, quando cadi, che devi avere la forza di rialzarti verso nuovi obietti. Per esempio non credo alle raccomandazioni. Nel nostro mondo chi lo è si scioglie come neve al sole. Credo nella competenza che si allena quotidianamente"

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