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  • Jacobelli: moviola in campo, abolire gli inutili arbitri di porta e Nicchi risparmia

    Jacobelli: moviola in campo, abolire gli inutili arbitri di porta e Nicchi risparmia

    Dai e dai, qualcosa si muove. Dalla prossima stagione, in serie A verrà introdotta la tecnologia del gol non gol. Costo stimato a carico di ogni club, circa 250 mila euro: si presume non sarà difficile reperirli anche per quelle società aduse buttare decine di milioni di euro dalla finestra per ingaggiare bidoni. 
    Calciomercato.com si è schierato contro Tavecchio presidente della Figc fin da prima che venisse eletto e ribadisce la sua opposizione senza se e senza ma. Ciò non toglie che le persone si giudichino dalle loro azioni e, in materia arbitrale, se il successore di Abete continuerà lungo la strada imboccata (sì alla tecnologia, taglio del bilancio dell'Aia, messa in riga di Nicchi), avrà imboccato la strada giusta. E saremo i primi a rimarcarlo, come onestà di cronaca impone. 
    A cominciare dall'abolizione dei giudici di porta o addizionali che dir si voglia con l'orrendo neologismo coniato dal vocabolario arbitrese. Sono inutili, sono dannosi, alimentano confusione  e costano troppo. Siccome il signor Nicchi, presidente dell'Aia, stamane si è lamentato sulla Gazzetta contro i tagli di bilancio decisi dalla Federazione (circa 4 milioni su complessivi 50 milioni annui) , cancellare i giudici di porta gli consentirebbe subito un bel risparmio. O no?
    Basta leggere l'interessante intervista firmata da Francesco Ceniti sul quotidiano diretto da Anfrea Monti per capire quanto il capo della Casta Fischietti accentui la sua posizione ultraconservatrice e antistorica. Naturalmente con la consueta dose di arroganza e di sicumera
    Cogliendo fior da fiore, ecco le ultime perle: "Tutti vogliono dagli arbitri un servizio di qualità, invocano aiuti tecnologici che costano milioni, ci attaccano per decisioni legate ai centimetri quandomla Fifa dice chiaramente che non sono da conierare errori. E poi nessuno si preoccupa dei tagli decisi dalla Figc... Ma questo incide eccome sulla qualità".
    Una geremiade in piena regola, un castello di sabbia che frana a ogni pié sospinto. Se la qualità degli arbitri italiani è espressa dal loro mediocre livello tecnico che ogni turno di serie A conferma, che la Figc usi le forbici e le usi sempre.
    Ancora. Sugli arbitri di porta. La Figc è pronta a rinunciare agli addizionali: "Facciano come credono. Sarebbe un altro colpo alla qualità del servizio...". Ma dove? Ma quando? Come a Udine durante Udinese-Roma, per esempio?
    Ma il meglio deve ancora venire. Arbitri sotto attacco, ma dalla Figc nessuna difesa, osserva Ceniti, E Nicchi: "E' grave, dovrebbe essere normale da parte loro stemperare gli animi. Anche perché la Prucra Federale poi dovrebbe prendere dei provvedimenti nei confronti dei tesserati e spesso non fa nulla".
    Da quando in qua, il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri che non risulta dipendere dalla Federcalcio di Marte, ma da quella con sede in Via Allegri a Roma, detta la linea alla Procura Federale? Ma chi si crede di essere Nicchi? E, già che ci siamo, forse il primo a dover essere deferito per queste dichiarazioni non dovrebbe essere proprio lui?  
    Beneaugurante, invece, la dichiarazione riservata agli allenatori che protestano: "Da una nostra statistica abbiamo scoperto che i tecnici più insofferenti con gli arbitri sono stati esonerati o non confermati. Un caso?".
    Capita l'antifona Garcia, Benitez e tutti quelli che osano criticare le cantonate arbitrali? Una ragione di più per continuare a protestare. 
     

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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