Calciomercato.com

  • Juve-Inter 1927: nubifragio, colpo nerazzurro a Torino e lo scudetto vola via, ma poi arriva la revoca

    Juve-Inter 1927: nubifragio, colpo nerazzurro a Torino e lo scudetto vola via, ma poi arriva la revoca

    • Alessandro Bassi
      Alessandro Bassi
    Campionato 1926/27, girone finale. Quando mancano tre partite alla fine del campionato la sfida tra Juventus e Inter ha il sapore dell'ultima spiaggia per i bianconeri nel tentativo di difendere il tricolore che hanno cucito sulle maglie.

    IL NUOVO CAMPIONATO - Il torneo che prende il via il 3 settembre del 1926 risente della riforma varata nell'estate, la riforma della cosiddetta Carta di Viareggio. Il campionato 1926/27 viene giocato su due gironi di 10 squadre ciascuno con squadre del Nord, del Centro e del Sud per la prima volta tutte insieme. Insomma è un ulteriore passo versa la riforma definitiva che porterà tre anni più tardi al varo del campionato a girone unico. Le prime tre di ciascun girone passano al girone finale che assegnerà lo scudetto. La fascistizzazione del calcio si legge, pronunciata, nelle norme della Carta di Viareggio, ma non solo. Il regime fascista promuove la realizzazione di impianti moderni e capienti: nella seconda metà del 1926 vengono inaugurati  San Siro a Milano, il Littoriale a Bologna e a Torino la società granata apre il Filadelfia.

    JUVE E INTER - Nel girone A dominano Juventus e Internazionale. La Juventus è campione d'Italia in carica, nella stagione precedente è riuscita dopo venti anni a vincere nuovamente il massimo campionato di calcio e ha tutto per potersi confermare. Inserita nel girone A, la Juventus sin da subito conferma la bontà della propria rosa e piazzandosi prima si qualifica alla fase finale. L'Internazionale, reduce da un modesto campionato da metà classifica, nell'estate del 1926 fa il botto ingaggiando dalla Lazio il forte centromediano della Nazionale Fulvio Bernardini e termina a pari punti in testa alla classifica del girone A con la Juventus, qualificandosi così al girone finale. La terza squadra che dal girone A accede alle finali è il Genoa, mentre dal girone B si qualificano per il girone finale Torino, Milan e Bologna.

    JUVENTUS-INTERNAZIONALE - Girone finale, prima del fischio d'inizio delle gare del 12 giugno, quando è in programma la sfida tra Juventus e Inter, il Torino è primo e la Juventus terza a tre punti di distanza, anche se la classifica è alquanto fluida dopo che il Direttorio, su parere del Comitato Tecnico Arbitrale, ha da poco annullato e deliberato la ripetizione di Torino-Bologna. La partita segue di una settimana il derby di Torino vinto dai granata poi oggetto di quell'indagine federale che porterà alla revoca al Torino del titolo di campione d'Italia per il cosiddetto “Caso Allemandi”. Per la Juventus la partita contro l'Inter è l'ultima occasione per poter tentare di confermarsi campione d'Italia. Domenica 12 giugno a Torino scoppia un violento nubifragio che induce l'arbitro a non far disputare l'incontro tra Juventus e Inter e così la partita viene rinviata, come rinviata è anche l'incontro annullato tra Torino e Bologna. La domenica successiva il Bologna perde contro l'Internazionale, il Torino vince contro il Milan e la Juventus sbanca Marassi. L'ultima chance per i bianconeri di dire ancora la loro per lo scudetto è vincere nel recupero contro l'Internazionale, partita che viene fissata per il 26 giugno, mentre il resto del torneo è fermo. Il girone finale della Juventus è stato piuttosto altalenante, i bianconeri non hanno davvero mai dato la sensazione di poter lottare per il titolo, però la vittoria a Genova ha comunque lasciato accesa una flebile speranza: vincere contro l'Inter vorrebbe dire per la Juventus portarsi ad un solo punto dalla vetta. Come già accaduto in altre occasioni in quel girone finale, però, la Juventus manca nei momenti decisivi. Dopo solo 6 minuti dall'inizio del match Rivolta trafigge Combi e porta in vantaggio l'Inter. La reazione bianconera stenta ad arrivare, anzi nella ripresa ancora Rivolta e poi Bernardini (alcune fonti riportano Giustacchini come marcatore) portano a tre le reti milanesi. La rete della “gazzella” Hirzer serve solo a fissare il punteggio e a rendere meno disonorevole la sconfitta della Juventus per 1-3. La Gazzetta dello Sport il 27 giugno così inizia il resoconto della partita: “Al gioco fiacco della Juventus, i nero-azzurri milanesi hanno saputo opporre un'ammirevole continuità di azioni per cui la vittoria fu ben guadagnata”. D'altro canto per l'Inter è una vittoria che non aggiunge nulla alla sua classifica, tagliata fuori già da tempo nella corsa allo scudetto: “L'Internazionale ha battuto i campioni italiani nella partita più difficile, ma non sa come impiegare i frutti della vittoria. È per questo che i supporters nero-azzurri hanno probabilmente accolto la gran notizia con minor giubilo che dispetto. Non è infatti consolante assistere alle mirabili performances della propria squadra quando esse sono condannate a restare lettera morta...”.

    Con questa vittoria l'Internazionale toglie definitivamente la Juventus dalla lotta per lo scudetto che andrà al Torino, poi revocato nell'autunno successivo.


    (Alessandro Bassi è anche su http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)

    Altre Notizie