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  • Juve-Milan rinviata: ecco perché. La possibile data del recupero

    Juve-Milan rinviata: ecco perché. La possibile data del recupero

    • Nicola Balice
    Juve-Milan di Coppa Italia è stata rinviata. Questa è la notizia, l'ultima notizia. L'ufficialità arriva circa alle 21.30, la fornisce Claudio Palomba, Prefetto di Torino con l'ordinanza n.14801/2019/Area 1. Fino a pochi minuti prima ancora regnava il balletto: “Porte chiuse o rinvio”. Poi al termine del lungo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutosi anche alla presenza della Regione Piemonte e dei rappresentati della Juventus, dopo un lungo confronto anche con il Viminale e i Ministri dell’Interno, della Salute e dello Sport, ecco la decisione: non si gioca. "La decisione del rinvio nasce da alcune risultanze che sono emerse anche dall'Unità di crisi, non sempre è possibile andare a identificare le persone indipendentemente dalla residenza che per motivi di lavoro o studio possono provenire dalle regioni a rischio. Sentiti anche i Ministeri dell'Interno, della Salute e dello Sport, si è arrivati a questa decisione che può prendere il Prefetto. Juve-Inter? Penso non deciderà il Prefetto di Torino", queste le sue parole in serata.

    LE MOTIVAZIONI - Le motivazioni sono sia di ordine pubblico che di prevenzione dal coronavirus. Perché di ordine pubblico? Perché sarebbe stato serio e concreto il rischio di assembramenti difficili da controllare e gestire nei pressi degli ingressi dell'Allianz Stadium, dopo la vendita di circa 40mila biglietti per la partita di domani sera. E poi ovviamente la prevenzione. Nonostante il divieto di vendita ai residenti nelle zone a rischio (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, province di Savona e Pesaro-Urbino), non era possibile verificare realmente la provenienza di un pubblico così ampio.

    48 ORE – Nelle ultime 48 ore è successo un po' di tutto, specchio della confusione di tutto il nostro Paese. Domenica era stata confermata la partita, a porte aperte, con la sola limitazione di cui sopra. Decisione ridiscussa ma non modificata nemmeno lunedì, nonostante fosse stata già valutata l'ipotesi delle porte chiuse e soprattutto la Regione Piemonte avesse deciso di prorogare la chiusura delle scuole di un'altra settimana. Quindi l'esplosione delle polemiche e la ripresa delle riflessioni, come potrebbe essere sicuro uno stadio con 40mila tifosi ammassati se le scuole vengono chiuse? Tutto da rifare, anche nelle stanze dei bottoni. Alle 17.30 il nuovo consulto, con un nuovo balletto: porte chiuse o rinvio? Sciolto solo in serata, con l'annuncio del Prefetto: non si gioca. La Juve si era espressa nel pomeriggio prima della conferenza di Maurizio Sarri: « La Juventus rispetta qualsiasi decisione presa dalle autorità. La salute pubblica è un interesse primario di tutti», ha dichiarato Claudio Albanese, capo della comunicazione.

    IL RINVIO – E quando si potrà giocare? Impossibile prevederlo ora, sulla carta giovedì prossimo si potrebbe anche ma è prematuro ipotizzare qualcosa con tutto ciò che sta accadendo e si sussegue ora dopo ora. Il pallone ai tempi del coronavirus è nel pallone.

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