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  • Juve, Sarri si gioca la conferma a porte chiuse. C'era una volta la fortuna di Allegri...

    Juve, Sarri si gioca la conferma a porte chiuse. C'era una volta la fortuna di Allegri...

    • G.M.
    Non è un momento facile per Maurizio Sarri. Al centro delle critiche dopo la sconfitta della Juventus a Lione, nell’ultimo match disputato dai bianconeri ormai dieci giorni fa, Sarri ora si trova a dover affrontare le due partite più importanti della stagione a porte chiuse. 

    Sarà così domani contro l’Inter, in un derby d’Italia che potrebbe avere ripercussioni importanti, se non decisive, per la lotta scudetto, e sarà così (anche se manca ancora l’ufficialità) il 17 marzo con il Lione, sempre allo Stadium, con l’intermezzo della trasferta di Bologna. 

    Chi più e chi meno, a seconda dal calendario, tutti i club italiani saranno penalizzati in questo periodo di emergenza coronavirus, ma non c’è dubbio che la Juve, in questa fase, sia tra quelle più colpite, tanto che persino un cuore nerazzurro come Beppe Bergomi ha avuto modo di dichiarare: “La Juventus viene penalizzata visto che allo Stadium ha costruito il suo fortino”.

    Le due partite più importanti della stagione senza l’apporto del proprio pubblico sarebbero un esame tosto da superare per chiunque, a maggior ragione per un allenatore in discussione come Sarri. Un allenatore che, al di là delle dichiarazione di facciata del presidente Agnelli (“Il progetto è triennale”), è di fatto sotto esame, e tutt’altro che sicuro della conferma anche per la prossima stagione. 

    Poco fortunato Sarri, a differenza di quel che si diceva del suo predecessore, Max Allegri, che aveva la fama di essere accompagnato spesso da una dose non indifferente di buona sorte. Vero o meno che fosse (fu fortuna trovare nelle due finali di Champions disputate le due migliori squadre del decennio, e nel loro momento migliore?), la fama dell’Allegri fortunato è rimasta intatta. Quasi quanto la sfortuna di Sarri… 

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