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  • Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    • Luca Bedogni
      Luca Bedogni
    Dopo la cena di gala al Camp Nou, la Serie A sempre cinica e spietata fissava presto per i bianconeri un appuntamento dal dentista: la Dea a Torino mercoledì sera. Due partite importanti, praticamente una dopo l’altra, e completamente diverse. Test e contro-test: la creatura di Pirlo sollecitata e messa alla prova da ogni lato. In particolare Juve-Atalanta assumeva un valore decisivo, a mio avviso, anche se naturalmente provvisorio. In questo momento della stagione infatti non contano troppo i punti e la posizione in classifica, contano le dimostrazioni di forza. Per sé e per gli altri. La Juventus aveva certamente bisogno di giocarsela alla pari con la Dea, dopo l’ultimo triste precedente (un pareggio bugiardissimo). E d’altra parte tutte le rivali, tutti gli addetti ai lavori, com’ è normale che sia, attendevano il calcio di Pirlo al varco Gasperini. Grande attesa dunque, ripagata da un match giocato ad altissimo livello da entrambe le squadre. Un ritmo diverso, una qualità diversa, c’è poco da fare. Risultato: secondo okay per i bianconeri, malgrado il pareggio. Ebbene, in questi due passaggi cruciali per la crescita della Juve di Pirlo (Barcellona e Atalanta), ho notato un altro aspetto di fluidità, forse un pochino più nascosto ma non meno determinante degli altri di cui ho già parlato in altri pezzi, che merita la nostra attenzione: l’utilizzo di De Ligt nel reparto.     
     
     
    DE LIGT CERTEZZA LIQUIDA – Del trionfo bianconero di Barcellona, tra un McKennie e un CR7, un Ramsey e un Cuadrado, potrebbe forse esservi sfuggito un dettaglio apparentemente marginale: la posizione di De Ligt. L’olandese, che fino a quel momento era stato schierato da Pirlo sul centrodestra, in Spagna ha giocato sul centrosinistra della linea. E non a caso, evidentemente…   

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    Nell’immagine sopra lo vediamo in preventiva su Messi al momento della rimessa laterale da cui si originerà il gol di McKennie. È un De Ligt che all’occorrenza e in base alla situazione di gioco viene utilizzato e pensato quasi come un marcatore puro sul giocatore più pericoloso degli avversari. Se richiamate alla mente i tiri più fastidiosi di Messi in quella partita, constaterete che sono avvenuti tutti di là dall’asse centrale del campo (sul centrodestra della linea bianconera), laddove De Ligt non poteva più seguirlo a meno di infrangere il riferimento alla propria zona. Si trattava dunque di una marcatura a uomo nella zona. Quando il Barcellona costruiva nella propria metà campo, sotto la forte pressione dei bianconeri, Messi difficilmente poteva liberarsi dalle preventive di De Ligt, sempre attento negli anticipi e avvantaggiato nel gioco aereo. Nella metà campo della Juve invece, Messi per creare (e ha creato tanto, basta guardare i numeri) gli girava alla larga…    
     
    CONTRO LA DEA – Contro la Dea invece De Ligt magicamente è tornato sul centrodestra, con conseguente spostamento di Danilo (terzino a piede invertito) a sinistra. La ragione è semplice: serviva un difensore adeguato allo strapotere fisico di Duvan.
     
    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    In sostanza Pirlo modifica la posizione degli elementi della propria linea a seconda degli avversari. Questa fluidità, di partita in partita, o come vedremo all’interno della stessa partita, è un tratto caratteristico che si scosta molto dalla concezione del reparto che aveva Sarri. Per l’ex tecnico bianconero vengono prima gli automatismi. La ripetizione dell’identico è l’ideale (in allenamento e in partita), e tutto si basa su quel sentirsi parte di e quell’annullarsi dell’individualità nel blocco difensivo che probabilmente andava stretto a difensori del calibro di De Ligt e Chiellini, difensori che si esaltano invece nell’uno contro uno. Ed ecco spiegata la partita dell’olandese su Duvan Zapata: De Ligt è stato insuperabile. Dettaglio: in questa azione avete notato l’inserimento di Pessina chi lo assorbe? Bene. E guardate ancora nell’immagine sopra le maglie della difesa bianconera come si allargano molto poco sarrianamente… per contro, qui sotto compare il lato positivo della medaglia, l’aggressività di De Ligt su Zapata al momento del tocco d’esterno di Gosens.     

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    Travolge le montagne De Ligt.

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    DUVAN L’ACCORTO – Zapata, capita l’antifona, si è fatto furbo nel corso del primo tempo. E la volta che è stato più pericoloso è stato quando si è spostato al centro, tra centrale e centrale, lasciando ricevere nello spazio di mezzo Pessina.  

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    L’ex giocatore del Verona, ricevuta palla da Gosens tra Bentancur e Cuadrado, si è girato e ha trovato uno splendido filtrante per il movimento di Duvan alle spalle di De Ligt. In area il colombiano ha poi sfruttato il mismatch fisico con Bonucci arrivando al tiro facilmente, cosa che non è riuscito a fare prima e dopo marcato direttamente dall’olandese.

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    Ecco un’ altra soluzione adottata dall’Atalanta per evitare il duello tra De Ligt e Duvan. Stavolta è Gosens a ricevere interno, spalle alla porta nello spazio di mezzo e sorvegliato da De Ligt. Duvan, ‘proprio come’ Messi, per poter ‘fare qualcosa’ si è dovuto allontanare dalla marcatura ruvida dell’ex giocatore dell’Ajax.  

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    NELLE EMERGENZE - ​De Ligt inoltre sa esaltarsi nelle situazioni d’emergenza. Se eccelle nell’uno contro uno, stupisce soprattutto quando risolve certi problemoni in inferiorità numerica. Tipo in questa transizione fulminea della Dea dopo il pasticcio combinato da Arthur e Bonucci nel primo tempo.  

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    All’Ajax si impara a difendere bene individualmente, perché le situazioni estreme da affrontare sono parecchie, e parecchio contemplate.

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    LA MOSSA DI PIRLO NELLA RIPRESA – Uscito dal campo Zapata, Pirlo ha rimescolato gli elementi in difesa, mantenendo i centrali fissi ma spostando Danilo a destra all’ingresso di Alex Sandro.

    Juve, una certezza c'è: De Ligt con Pirlo è al top, più che con Sarri. Ecco perché

    E via col dispositivo del falso terzino, che Danilo ormai aziona in ogni partita. Giunti a questo punto, distrutto il nostro immaginario collettivo che vuole sempre e soltanto ‘solida’ una difesa, non sappiamo più quali altre liquidità aspettarci da Pirlo. 

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