
Juventus, Fagioli e Locatelli come in Nazionale: c'è spazio per uno. L'idea di Motta e chi può diventare inamovibile
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Locatelli e Fagioli rappresentano due interpretazioni diverse del ruolo di centrocampista centrale, due tipologie di gioco che gli allenatori, e parliamo di Thiago Motta e Luciano Spalletti, vedono più come alternative che come complementari. E quindi, nella Juventus, a Lipsia gioca titolare Fagioli con McKennie, e con il Cagliari gioca titolare Locatelli con Thuram. Finora, sulle nove partite ufficiali della stagione (7 in campionato e 2 in Champions League), Locatelli e Fagioli sono stati entrambi titolari in sole due occasioni, le partite con Verona e Roma.

IN NAZIONALE
In Nazionale ovviamente la contrapposizione è ancora più importante. Facciamo un passo indietro e ripartiamo dalle parole con le quali Luciano Spalletti, a suo tempo, spiegava la mancata convocazione di Locatelli per gli Europei, manifestazione per la quale invece aveva chiamato Fagioli: "Lui è una persona seria e un professionista serio con qualità difensive eccezionali con un buon piede ma volevo un po’ di estro in più. Forse è un po’ troppo conservativo per quello dove sta andando il ruolo". Locatelli aveva accusato il colpo, per poi iniziare alla grande la nuova stagione con la Juventus di Motta, con ottime prestazioni nelle prime giornate di campionato. E quindi di nuovo Spalletti, a settembre: "L’ho visto interessante in questo avvio di stagione con la Juventus e gli vedo qualità ben codificate, visibili. In Ricci e Fagioli spero in qualcosa di più che ancora non hanno fatto vedere. Locatelli è uno che fa parte del gruppo che abbiamo fatto e se avessi portato 2-3 calciatori in più lui sarebbe stato dentro". Risultato: Locatelli di nuovo a casa per i match con Francia e Israele e Fagioli dentro. E la stessa cosa è accaduta ora, per le partita con Belgio e Israele.
ALLA JUVENTUS
Alla Juventus, dove per i due ruoli in mediana davanti alla difesa c'è tanta concorrenza (oltre a Locatelli e Fagioli ci sono anche Thuram, Douglas Luiz e McKennie) i due sembrano destinati ad alternarsi fino al termine della stagione, in quanto al momento nessuno dei due sembra rappresentare una certezza costante agli occhi di Motta. La differenza, nei prossimi mesi, può farla Fagioli: mentre Locatelli è già un giocatore già completamente formato, con pregi e difetti ben definiti, Fagioli deve recuperrare terreno, anche a causa dello stop di sette mesi per il caso scommesse, e può ancora crescere. E trasformarsi da buon giocatore a campione, secondo la strada indicatagli da Motta dopo la pregevole prestazioni di Lipsia: la continuità nell'offrire prestazioni come quella fornita alla Red Bull Arena. Solo così si diventa titolari (quasi) inamovibili. Sia per Motta che per Spalletti.
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