
Dzeko alla Fiorentina, cosa cambia per Kean? Il mercato, la clausola e la strategia per convincerlo
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IL MESSAGGIO DI PRADÈ - "Siamo prigionieri della situazione Kean. Un piano B ce l'abbiamo, ma non ci vogliamo arrivare." A parlare così fu il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, nella conferenza stampa di fine stagione, giusto il giorno prima dell'esplosione dell'affaire Palladino. E la spada di Damocle che in questo momento pende sopra al club è quella della clausola rescissoria inserita nel contratto del ragazzo quando fu messo nero su bianco l'accordo con il club viola la scorsa estate.
LA CLAUSOLA - 52 milioni (che allora sembrarono un'enormità) che qualunque club, dopo aver trovato l'accordo con il ragazzo, può decidere di pagare per portarsi Kean a casa senza che la Fiorentina abbia nessun tipo di voce in capitolo. Due le condizioni: la clausola è valida dall'1 al 15 luglio e il pagamento deve avvenire in un'unica soluzione. Una situazione che, come detto, tiene la Fiorentina prigioniera fino a metà del mese prossimo.
PRETENDENTI - 52 milioni erano una cifra fuori mercato 10 mesi fa, non lo sono più oggi, quasi trenta gol stagionali dopo. Ed era inevitabile che sul ragazzo si scatenassero le pretendenti. Arsenal, Newcastle, Manchester United, ma anche timidi sondaggi di Milan e Napoli durante l'anno, oltre al fascino dei soldi arabi comparso proprio nelle ultime ore. Tutti, insomma, vogliono Moise Kean, così come la Fiorentina.

STRATEGIA - Perché oggi la società di via di Ripoli è tutt'altro che rassegnata al fatto che il suo bomber principe possa (o voglia) andarsene altrove. Ed è proprio questo il punto: oggi Moise Kean non ha manifestato nessuna intenzione di lasciare Firenze. Tutt'altro. Il classe 2000 in riva all'Arno è tornato a segnare e a sorridere. Adora Firenze, per quanto sia una persona estremamente riservata, ma, soprattutto, sa benissimo che ciò che gli ha dato questa città difficilmente lo ritroverà altrove. E anche per un senso di riconoscenza non ha alcuna intenzione di fare le barricate, almeno per adesso, per lasciare la squadra che lo ha rilanciato nell'olimpo degli attaccanti. È proprio da qui che la Fiorentina vuole gettare le basi per quella che spera possa essere la continuazione di un fruttuoso rapporto.
BASSO PROFILO - La Fiorentina proverà a parlarne con l'entourage del ragazzo, per capire se ci possa essere la possibilità di eliminare questa clausola, magari con un contestuale aumento dell'ingaggio. Ma la priorità per la Fiorentina oggi è quella di mantenere il più basso profilo possibile, con la consapevolezza che oggi Moise Kean sta benissimo a Firenze. E che in questo momento intorno a lui c'è una calma quasi serafica che lascia la Fiorentina con un pizzico (ma un pizzico davvero) di ottimismo in più. D'altronde, nessuna nuova buona nuova...
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56 milioni cash? Dormite tranquilli!