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  • Koulibaly capitano e non Mertens: la scelta del Napoli è un doppio indizio di mercato

    Koulibaly capitano e non Mertens: la scelta del Napoli è un doppio indizio di mercato

    • Federico Albrizio
    Il pareggio in casa del Liverpool e gli ottavi di finale a un passo hanno restituito entusiasmo e disteso gli animi in casa Napoli. Una reazione da squadra ad Anfield, capace di smuovere anche il duro presidente Aurelio De Laurentiis, prodigo di complimenti e ora più conciliante alla vigilia di quello che sarà il primo faccia a faccia con lo spogliatoio dopo l'ammutinamento e le successive sanzioni. Il punto strappato in terra inglese ha il volto di un sorridente e capitano Kalidou Koulibaly, ma anche quello di un Dries Mertens non entusiasta nonostante il gol.

    Il belga non ha tradito gli azzurri e colto l'occasione come sa fare lui: si invola sul filo del fuorigioco, stoccata in diagonale sul secondo palo e 0-1 Napoli. Poi, quello che non ti aspetti: non c'è il sorriso di rito che ha accompagnato negli anni le prodezze di 'Ciro', ma una smorfia quasi seccata mentre abbraccia i compagni festanti. E dietro il volto rabbuiato del belga c'è anche la fascia da capitano: con Insigne fuori e Callejon in panchina, anzianità e presenze avrebbero voluto proprio Mertens come capitano designato, ma la fascia è finita sul braccio del compagno Koulibaly.

    Una scelta non casuale, volta a dare anche un chiaro segnale sul Napoli che verrà, un Napoli del quale salvo sorprese Mertens non farà parte. Il contratto in scadenza non ha inciso sulla prestazione, come ribadito da De Laurentiis al termine dell'incontro, ma la trattativa per il rinnovo non è mai decollata e allo stato attuale dei fatti, al termine della stagione sarà addio. E la fascia negata all'attaccante contro il Liverpool va solo a confermare come questo scenario prenda sempre più corpo: impossibile dare i gradi del capitano a chi, al momento, è destinato a lasciare la squadra tra pochi mesi, che sia a gennaio (improbabile) o a fine campionato.

    Un indizio importante sul futuro di Mertens ma non solo, perché la fascia assume anche il valore di segnale anche per Koulibaly, tornato ad altissimi livelli ad Anfield di fronte a Van Dijk, colui che contende a Messi il Pallone d'Oro. Tra luglio e novembre lo stesso senegalese è stato protagonista fuori dal campo: la scorsa estate il no del Napoli alla ricchissima offerta del Manchester United, poi la partecipazione attiva all'ammutinamento e l'inevitabile riaccendersi delle voci su un suo possibile addio agli azzurri. La società però è sempre stata ferma nelle sue intenzioni, Koulibaly non si deve muovere e anzi, deve essere uno dei pilastri per il futuro. La fascia di capitano diventa quindi un messaggio chiaro e forte, un assaggio di quello che attenderebbe il centrale qualora proseguisse la sua avventura in Campania: con Callejon e Mertens sempre più lontani e Insigne un caso spinoso da risolvere, la responsabilità di guidare il gruppo a partire dalla prossima stagione potrebbe cadere proprio sulle possenti spalle di Koulibaly. Il Napoli ha scelto e mandato un duplice messaggio con la sola fascia di capitano: Mertens è il presente ma tende verso il passato, per il futuro la società è pronta ad affidarsi a Koulibaly.

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