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  • La Juve di Sarri rimontata dal Napoli: con Allegri non sarebbe mai successo

    La Juve di Sarri rimontata dal Napoli: con Allegri non sarebbe mai successo

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Non sono d’accordo con chi non ha visto ancora un tratto sarriano nella Juventus che, nei primi sessanta minuti di sabato, ha dominato il Napoli. Al contrario, a mio giudizio, Sarri, costretto dentro ad un box per la polmonite, c’era sia nel pressing furibondo che ha aggredito gli azzurri, sia nella costruzione dal fondo che, aggirato il primo sbarramento avversario, si distendeva nella superiorità numerica in ogni zona del campo. Tuttavia non è di questo che sento il bisogno di argomentare. Quanto, piuttosto, di come sarebbe potuta andare la partita se l’avesse preparata e gestita Allegri. Siccome sono uno di quelli che, scandagliando il web, lo ha evocato alla vigilia della gara, non posso non ammettere di averci pensato durante.

    Ora, mettiamo che la Juve di Allegri fosse andata sul 3-0 contro il Napoli, come è effettivamente successo alla Juve di Sarri e Martusciello. Cioè mettiamo che dopo il primo e secondo gol, i bianconeri avessero cercato e trovato il terzo nel primo quarto d’ora di ripresa. La mia è una pura ipotesi perché chi conosce bene Allegri sa che, per preservare il doppio vantaggio, l’allenatore livornese avrebbe rinforzato gli ormeggi, ovvero inserito un centrocampista o addirittura un difensore (magari per giocare a tre), al posto di un attaccante. Ma, lo ripeto, accettiamo pure che Allegri avesse dovuto confrontarsi con un risultato di tali proporzioni, per di più contro una diretta concorrente. Secondo voi come sarebbe andata a finire? Davvero la Juve si sarebbe fatta rimontare tre reti per vincere all’ultimo secondo con un’autorete?

    Pur essendo molto sarriano, e cioè credendo sempre nel primato del gioco, io penso proprio di no. E che una Juve ormai senza benzina sarebbe stata meglio amministrata da un parsimonioso come Allegri che da un generoso come Sarri. In breve, per me, dopo il 3-0 o anche il 2-0, non ci sarebbe più stata partita in senso letterale. Allegri, di certo, avrebbe abbassato il baricentro della squadra, avrebbe costituito una maggiore protezione centrale e, di sicuro, non avrebbe mai subìto due gol su calcio piazzato. Ora è chiaro che in campo ci vanno i calciatori e che, nello specifico, gli errori di Bonucci e De Ligt (colpevole anche sul gol di Lozano), sono chiari e individuali. Ma difendere di reparto o di squadra vuol dire anche agire dandosi coperture reciproche in pochissimo spazio. Non basta: sui palloni in area il difensore, sia per natura che per posizionamento, ha un indubbio vantaggio. Non averlo saputo sfruttare significa avere lavorato poco o non benissimo in allenamento. 

    Non voglio essere accusato di apologia del difensivismo, ma credo che, nonostante la spettacolarità della gara, nessuno si sia divertito per gli errori dei difensori. Compreso, naturalmente, quello di Koulibaly che se ha esaltato i bianconeri è allo stesso tempo esemplificativo di una condizione fisico-atletica assai approssimativa. Il senegalese ha ripreso da poco tempo gli allenamenti e non può essere al meglio. De Ligt non conosce ancora il calcio italiano per potervisi adattare senza pagare dazio. 

    Ma il tema che mi sta a cuore è un altro e lo potrei riassumere in questa domanda: Allegri è meglio di Sarri per quanto riguarda la fase difensiva? Per ora la risposta è sì, anche se per raggiungere quel traguardo, Allegri ha spesso sacrificato uno o due uomini, rinunciando quindi a comandare il gioco e a proporlo. Cosa che Sarri non vuole fare. Allora, però, va migliorata l’attenzione e la collaborazione tra i reparti quando la palla ce l’ha l’avversario. Altrimenti nessun vantaggio può costituire una garanzia.

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