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  •  Lazio, Cancellieri ora è un caso: il sospetto è che sia vittima dello scontro a distanza tra Sarri e Tare

    Lazio, Cancellieri ora è un caso: il sospetto è che sia vittima dello scontro a distanza tra Sarri e Tare

    • Tommaso Fefè
    Ora Matteo Cancellieri è diventato un caso. Finito infondo alle gerarchie di Sarri, non vede più il campo da cinque partite. E anche ieri, contro la sua ex squadra, il tecnico della Lazio ha preferito limitarsi a fare due sole sostituzioni invece che provare a lanciarlo nei minuti finali al posto di Pedro o Zaccagni. Sui social stanno aumentando le critiche dei tifosi per la gestione delle rotazioni della rosa da parte dell'allenatore toscano. Sullo sfondo però si fa sempre più strada l'opinione comune che in realtà si stia consumando sulle spalle del giovane attaccante una faida interna a distanza tra Sarri e Tare.

    DELUSIONE - Il classe 2002 è stato preso in estate per circa 8 milioni di euro, bonus compresi. Si pensava potesse essere adattato come vice-Immobile, ma l'esperimento è stato abortito sul nascere. Come ala destra, suo ruolo naturale, non ha però particolarmente impressionato quando è stato chiamato in causa tra campionato e Europa League. L'esplosione di Romero prima della pausa Mondiali ha contribuito a farlo retrocedere nelle scelte. Sarri però più volte ha sottolineato che il ragazzo ha già giocato in metà stagione più del doppio dei minuti che aveva collezionato l'anno scorso con l'Hellas.

    SEGNALI - Bocciatura dunque? Guardando il percorso fin qui, se non lo è, ci assomiglia molto. Da un punto di vista tecnico, all'apparenza, è innegabile quantomeno una scarsa fiducia, per il momento, nella possibilità che Cancellieri possa incidere in campo come il mister si aspetta. Da un punto di vista gestionale invece il suo scarso impiego può essere letto come un segnale di quanto il mercato non abbia totalmente soddisfatto le aspettative del mister. Anche perché quello dell'ex primavera della Roma non è l'unico esempio di elementi della rosa finiti quasi nel dimenticatoio. Una situazione che, comunque stiano realmente le cose, non fa certo bene a quel clima da grande famiglia che Lotito ha più volte voluto raccontare. 

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