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Ramadani, le mani sulla Fiorentina: dal mercato alle strategie di club e tecnici

Ramadani, le mani sulla Fiorentina: dal mercato alle strategie di club e tecnici

  • Pippo Russo
    Pippo Russo
Un rapporto molto stretto. È quello che dalla seconda metà degli Anni Zero intercorre tra la Fiorentina e Abdilgafar “Fali” Ramadani, il super-agente macedone cresciuto alla scuola di Pini Zahavi fino a diventare socio del maestro e a fare sistema a sé. Da questo intreccio tra il club viola e il fondatore di Lian Sports sono scaturite molte operazioni di calciomercato. Che hanno visto arrivare a Firenze, e poi partire, diversi giocatori gestiti da Ramadani. Alcuni di alto livello, come Stevan Jovetić, Matija Nastasić, Stevan Savic, Nikola Kalinić, Nikola Milenković. Ma anche mezze figure o mancate promesse come Marko Marin, Nikola Gulan, Hrvoje Milić, Haris Seferović, Ianis Hagi. Inoltre, il super-agente si è ritagliato un ruolo determinante nella conduzione di intrecci di mercato come quello che ha portato Marcos Alonso al Chelsea.

Su questa vicinanza troppo stretta fra Fiorentina e Ramadani, molto si è speculato a Firenze. E a più riprese ci si è chiesti se si tratti di una situazione sana per la società di Viale Fanti. Qualche risposta a tale interrogativo la danno le ultime rivelazioni di Football Leaks, contenute in un articolo firmato da Costin Ṣtucan e pubblicato stamani dalla testata rumena Gazeta Sporturilor . Dal testo emerge un quadro sconcertante. Che vede in Ramadani un soggetto capace non soltanto di influenzare le strategie di calciomercato del club viola, ma anche di monitorare costantemente gli orientamenti dello staff tecnico e dei dirigenti. Con un soggetto interno al club viola che per una stagione intera gli ha fatto da quinta colonna: il portoghese Pedro Pereira.

L'UOMO GIUNTO DAL BRAGA – Giunto a sorpresa nell'estate del 2015, Pedro Pereira ha fin lì realizzato la propria carriera da dirigente sportivo nei ranghi dello Sporting Braga. Che è uno dei club più strettamente legati al super-agente portoghese Jorge Mendes, a sua volta alleato della coppia Zahavi-Ramadani. La Fiorentina gli consegna un ruolo piuttosto eccentrico: responsabile dello scouting per il mercato estero. Una stranezza che si aggiunge a stranezza, poiché dal Portogallo voci accreditate sostengono che Pereira non si sia mai occupato di calciomercato. Né rimangono tracce, in quello specifico settore, del suo passaggio in viola. Provvedono però i documenti menzionati da Football Leaks e da Costin Ṣtucan a svelare quali attività Pereira svolga dal suo ufficio dei Campini. Il primo aneddoto menzionato da Gazeta Sporturilor riguarda una mail scambiata dal dirigente viola proveniente dal Portogallo e Marc Rautenberg, agente svizzero ma soprattutto direttore di Lian Sport. Football Leaks aveva già parlato di Rautenberg citandolo come direttore della società Dito Trading and Consulting, con sede legale a Malta. Nell'estate del 2014 Dito percepisce una commissione da 1 milione di euro per il trasferimento del sedicenne difensore rumeno Cristian Manea dal Viitorul Constanta ai ciprioti dell'Apollon Limassol. I due club in questione sono chiacchierati da tempo. Il Viitorul è una società fondata e controllata da Gheorghe Hagi, che ne ha fatto lo sbocco nel calcio professionistico per i ragazzi della sua Accademia Hagi. Dal canto suo, l'Apollon Limassol è un esempio di club ponte per eccellenza, posto sotto la sfera d'influenza della coppia Zahavi-Ramadani. È grazie a questi club che viene aggirato il divieto imposto dalla Fifa alle Third Party Ownership (TPO), e reso effettivo dal 1° maggio 2015. L'Apollon è formalmente proprietario dei diritti economici dei calciatori, ma poi li gira in prestito o in via definitiva senza averli utilizzati. Nemmeno un minuto di gioco, come è anche il caso di Cristian Manea.

Ma torniamo allo scambio di mail tra Pereira e Rautenberg. Stando a ciò che riferisce l'articolo di Gazeta Sporturilor, il 7 settembre 2015 l'allora dirigente viola scrive al direttore di Lian Sports per suggerirgli i nomi di due allenatori portoghesi. Il che è già bizzarro, poiché sarebbe normale il contrario: l'agente che suggerisce al dirigente il nome di un allenatore. Ma la stranezza maggiore sta nel fatto che il club bisognoso di un allenatore sia non già la Fiorentina, bensì il Mouscron Peruwelz. Che è una società belga allora controllata da Pini Zahavi attraverso una società maltese, la Gol Football Limited.
L'episodio della mail sarebbe di scarso significato, se rimanesse isolato. E invece Pedro Pereira va oltre. I documenti di Foootball Leaks parlano di altre mail indirizzate a Rautenberg e Ramadani, nelle quali il dirigente portoghese arriva a riferire ciò che gli ha detto pochi minuti prima l'allora tecnico viola Paulo Sousa a proposito dei calciatori che possano essere d'interesse della Fiorentina.

A Lian Sports conoscono in tempo reale le prospettive di calciomercato della società viola. In una comunicazione del 23 dicembre 2015, Pereira passa agli agenti una lista si 29 calciatori che possono essere d'interesse per la Fiorentina. Fra i nomi che vengono passati a Ramadani (come si può leggere dallo screenshot riprodotto nell'articolo della testata rumena), ci sono quelli dii Hernan Perez (allora in forza all'Espanyol), di Nkoudou del Marsiglia e di Gabriel del Santos. Successivamente si parla anche Dario Zuparic (del Pescara). Pereira accompagna ciascun nome relazionando sulle prospettive delle trattative. Poi in un passaggio del testo fa cenno alla possibilità che si organizzi un appuntamento tra Ramadani e Paulo Sousa, da realizzarsi preferibilmente nel weekend del 22 novembre 2015. A questo scopo, Pereira fa riferimento all'eventualità che l'incontro organizzato da “Tomo”. Che probabilmente è Tomislav Erceg, ex calciatore croato e attualmente agente affiliato a Lian Sports. Il 22 febbraio 2016 viene inviata a Ramadani una lista di 35 giocatori “fatta da qualcuno vicino a Della Valle”. E a partire da marzo Pereira, pur essendo ancora dipendente della Fiorentina (se ne andrà a fine maggio), comincia già a lavorare per il suo club successivo, il Nottingham Forest. Con Giannis Vrentzos, uomo di fiducia del proprietario Evangelos Marinakis (che possiede anche l'Olympiacos Pireo), scambia messaggi per stabilire chi debba essere il nuovo allenatore del club inglese e quale la sede del ritiro pre-campionato. In quei messaggi, Ramadani viene messo in copia tra i destinatari.

IL CASO HAGI – Ma fra i calciatori smistati alla Fiorentina da Lian Sport ce n'è uno che sta particolarmente a cuore: Ianis Hagi. Per lui è mobilitato Pini Zahavi, che con papà Gheorghe ha un rapporto che è al tempo stesso d'amicizia e d'affari e perciò prova a fare da garante sulle sorti del figlio d'arte. L'acquisizione di Hagi da parte della Fiorentina viene perfezionata a luglio 2015. Un mese dopo l'insediamento di Pereira, fa notare Ṣtucan. Poi il giocatore si trasferirà a Firenze nella stagione 2016-17. La società viola paga 1,7 milioni in 3 rate, e s'impegna a girare al Viitorul il 10% dell'eventuale futura vendita, da calcolarsi  sulla cifra eccedente i due milioni di euro. Ma il figlio d'arte non convince Paulo Sousa. In società cercano di gestire la situazione, e così viene dato incarico a Valentino Angeloni ​(che nello staff viola ricopre allora il ruolo di osservatore) di stilare una relazione sul ragazzo. Quella relazione viene poi spedita dal presidente esecutivo viola, Mario Cognigni, a Ramadani. E qui c'è un'altra bizzarria sottolineata da Gazeta Sporturilor: la mail viene inserita in thread di discussione interna fra dirigenti viola sulle prospettive di calciomercato. Ramadani può beatamente leggersi pure quelle informazioni. Nell'inverno 2018 Hagi junior viene ceduto. Senza che però i rapporti fra Ramadani e la Fiorentina si affievoliscano. Anzi. Nella Primavera viola continuano a arrivare calciatori targati Lian Sports: il greco Georgios Antzoulas e lo spagnolo Tófol Montiel. E poi c'è Marko Hanuljak.

IL SOLITO GIRO – Già, Hanuljak. Se ne parlò in estate, a proposito del suo misterioso passaggio dal Royal Excel Mouscron prima che arrivasse in viola. Il club belga, adesso, è formalmente non più sotto il controllo di Pini Zahavi. Che non lo sia anche di fatto, è tutto da dimostrare. Di sicuro c'è che ieri, anche in conseguenza delle recenti rivelazioni di Football Leaks, il club belga è stato oggetto di una perquisizione . La polizia cerca indizi sulla possibile falsificazione dei documenti che avrebbero consentito l'iscrizione al campionato nelle stagioni più recenti. E a essere in ballo è l'eventualità (vietata) che il Mouscron sia stato sotto il controllo di uno o più agenti. Il tempo dirà. Resta da sciogliere un interrogativo: che fine ha fatto Pedro Pereira? Come detto in un passaggio dell'articolo, dopo l'esperienza alla Fiorentina è passato al Nottingham Forest, ma la sua esperienza inglese è durata poco. Da novembre 2016 l'ex dirigente dello Sporting Braga lavora ufficialmente per un'agenzia di gestione delle carriere di calciatori. Il nome di quest'agenzia è Lian Sports .

(3. continua)

@pippoevai

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