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  • Ledesma:| Si riprende la Lazio

    Ledesma:| Si riprende la Lazio

     

    Cristian Ledesma si riprende la Lazio contro l’Udinese, è una delle otto squadre che ha colpito in campionato da quando indossa la maglia biancoceleste. Non è un goleador ma le sue firme sui tabellini le ha messe, ritroverà la maglia da titolare domani all’Olimpico, aspettava questo momento da due partite.

    I MOTIVI. E’ finito in panchina, l’argentino ha preso atto delle decisioni. Nei primi mesi con Reja in panchina, è sempre stato un punto fermo, le cose sono un po’ cambiate. C’è di più, da quando è a Roma non aveva mai perso il posto per due gare di fila. Non è tipo che fa polemiche, Ledesma è carico, l’anno che sta per concludersi è iniziato male, finirà comunque bene. E’ un anno che gli ha permesso di tornare a sentirsi calciatore dopo i cinque mesi vissuti in disparte. A febbraio è rientrato incampo a furor di popolo, ad agosto ha firmato il contratto che lo lega a vita alla Lazio e a novembre ha ricevuto la prima chiamata dell’Italia di Prandelli. Il ritorno a buoni livelli di Matuzalem ha riaperto il ballottaggio.

    IL DUALISMO. La coppia si ricompone. Domani Cristian Ledesma e Francelino Matuzalem torneranno a giocare assieme una partita dal primo minuto. E’ accaduto solo tre volte in questo campionato, l’ultima più di un mese fa a Cesena. I precedenti non è che siano bene auguranti: una vittoria e due sconfitte.La vittoria è quella di Firenze (2-1, il primo gol laziale lo segnò proprio Ledesma), le sconfitte sono quelle di Genova con la Samp, alla prima giornata, e appunto quella di Cesena, tre giorni dopo il derby.

    Compatibili?

    Precedenti che autorizzano dubbi sulla coesistenza tra l’argentino e il brasiliano. Precedenti dai quali si evince anche un’altra realtà: Cesena a parte (dove però mancava mezza squadra) le partite giocate con “Lede” e “Matu” sono state anche quelle in cui la Lazio è piaciuta di più (a Genova e Firenze). Per Reja, però, i due sono alternativi. Li considera due playmaker, seppure con caratteristiche diverse. Per il tecnico possono anche giocare assieme, ma è meglio che ci sia uno solo dei due con al fianco Brocchi che Reja ritiene un punto fermo dello scacchiere. E infatti la coppia sudamericana torna in auge solo perché l’ex milanista non può scendere in campo perché squalificato.

    Occasione

    A Ledesma e Matuzalem questo importa relativamente. La sfida con l’Udinese è comunque un’occasione irripetibile per dimostrare che la loro coesistenza non solo è possibile, ma può addirittura essere funzionale alla buona riuscita del progetto biancoceleste. I due ci credono e a loro favore gioca pure l’amicizia che li lega. Si sono sempre stimati, ma il rapporto si è rinsaldato durante il periodo della scorsa stagione in cui Ledesma visse da epurato. Matuzalem fu uno dei pochi che si espose (anche pubblicamente) contro la scelta societaria di mettere da parte lui e Pandev. E quando l’argentino tornò in campo il brasiliano fu tra i primi ad accoglierlo a braccia aperte.

    In casa

    Il legame non è stato scalfito dall’alternanza cui li ha costretti Reja in questa stagione. I malumori che entrambi hanno avuto (Matuzalem un paio di mesi fa, Ledesma nelle ultime settimane) non sono mai stati rivolti verso il compagno che giocava. Anche perché nessuno dei due ritiene di essere l’alternativa dell’altro. Sono sicuri di dimostrarlo domani. Sarà la loro quarta esperienza stagionale in tandem, ma sarà la prima che verrà consumata all’Olimpico. E’ un particolare non trascurabile, visto che alla coppia Lede-Matu si rimprovera un filtro meno efficace rispetto alle coppie di centrali in cui figura Brocchi. Occhio però all’Udinese che, da quando Guidolin l’ha ridisegnata col 3-5-2, è diventata una squadra dal centrocampo solido ed efficace. Ma quei due non hanno alcuna intenzione di farsi sfuggire l’occasione di riprendersi la Lazio.


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