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  • Luiz Felipe chiarisce: 'Non volevo mancare di rispetto all'Inter, Correa è un amico. Forse ho sbagliato...'

    Luiz Felipe chiarisce: 'Non volevo mancare di rispetto all'Inter, Correa è un amico. Forse ho sbagliato...'

    Il concitatissimo finale di partita contro l'Inter ha posto sotto le luci dei riflettori anche il difensore della Lazio Luiz Felipe, espulso dopo il triplice fischio dell'arbitro Irrati per un gesto che, secondo la ricostruzione del brasiliano, è stato mal interpretato e lo ha portato ad accogliere tra le lacrime la sanzione nei suoi confronti. Il salto sulle spalle del vecchio compagno di squadra Joaquin Correa, ieri avversario per la prima volta tra le file nerazzurre, non sarebbe dunque da leggere come un gesto di scherno, nonostante l'argentino abbia reagisto stizzito e dopo si sia quasi innescata una rissa tra diversi calciatori.

    "Vorrei esprimermi sulle ripercussioni negative in relazione a quanto accaduto oggi, a fine partita. Innanzitutto, voglio chiarire che ho un grande rispetto per l’Inter o per qualsiasi altro club. Siamo tutti professionisti, che lavorano per perseguire i nostri obiettivi e non mancheremmo mai di rispetto a un altro professionista. A fine partita sono finito per saltare sulle spalle di Tucu perché è uno dei grandi amici che il calcio mi ha dato. Le nostre famiglie sono amiche e siamo sempre stati molto uniti. Lì, quello che volevo di più era abbracciarlo e scherzare sul risultato, per quanto la nostra amicizia lo permette, ma mi sono emozionato. Forse, ripensandoci, non era il momento migliore o il luogo più adatto. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso e chiarisco che non ho cercato, in alcun modo, di essere irrispettoso nei suoi confronti, nei confronti degli altri atleti o dell’Istituzione Internazionale e dei suoi appassionati tifosi. È stato un atto innocente, da una persona che ha un grande affetto per Tucu !! Ti amo mano", ha scritto Luiz Felipe dalla propria pagina Instagram.

     
     

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