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  • La Serbia rimonta il Portogallo in 15': sciagura Milenkovic con un triplo disastro, male uno spento Ronaldo

    La Serbia rimonta il Portogallo in 15': sciagura Milenkovic con un triplo disastro, male uno spento Ronaldo

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il finale di Serbia-Portogallo è stato un tumulto. La partita era sul 2-2, quando il disastroso Milenkovic ha commesso un fallo assurdo, senza senso, a metà campo, su Danilo: rosso diretto al secondo dei 3 minuti di recupero. Palla sul fronte d’attacco portoghese, Ronaldo, praticamente assente fino a quel momento, su lancio di Nuno Mendes ha bruciato Dmitrovic in uscita, Pavlovic in chiusura e ha messo la palla in rete, linea bianca superata di almeno mezzo metro ma ricacciata fuori da Stefan Mitrovic, respinta ripresa da Bernardo Silva a porta vuota e di nuovo ricacciata via, stavolta regolarmente, dallo stesso Mitrovic che ha salvato due gol in cinque secondi. Era gol quello di Cristiano (QUI il video con iil gol e la reazione), ma né l’arbitro né il guardalinee lo hanno visto. CR7 ha perso il controllo, è scattato verso il guardalinee olandese Steegstra e l’arbitro Makkelie lo ha ammonito. A quel punto si è tolto la fascia di capitano ed ha lasciato il campo prima che la partita finisse, facendo un segno con le mani, come per dire “era dentro di mezzo metro”. Mentre il Var non c’è e non ci sarà in nessuna delle gare di qualificazione al Mondiale, a Belgrado non c’era nemmeno la gol-tecnology la cui assenza ha tolto già due gol a due juventini, a De Ligt a Istanbul e a Ronaldo al Marakana.

    LA PARTITA - Poco e male Ronaldo (per 92 minuti su 93), malissimo Milenkovic con espulsione al secondo minuto di recupero, strepitoso Diogo Jota (doppietta) e incredibile Nemanja Radonjic, il classico talento della sua terra, che quando sta per esplodere si perde, ma in questa partita è entrato nel secondo tempo ed è esploso davvero. Al Marakana di Belgrado la seconda giornata delle qualificazioni a Qatar 2022 era in realtà il primo spareggio per il girone A ed è finito 2-2, con un tempo per parte, il primo del Portogallo, il secondo della Serbia.

    LA TECNICA PORTOGHESE -  Dragan Stojkovic, in onore della tecnica slava di cui lui negli anni Novanta è stato uno dei migliori esponenti, ha messo in campo una Serbia molto offensiva, con due esterni d’attacco come il veronese Lazovic e Kostic, un trequartista (Tadic) e due punte, il fiorentino Vlahovic accanto (troppo accanto: spesso si pestavano i piedi) ad Aleksander Mitrovic. A metà campo, anche la qualità del laziale Milinkovic. Ma se si tratta di tecnica, il Portogallo era oltre con due terzini offensivi come Cedric (4 partite nell’Inter nel 2018-19) a destra e l’ex juventino Cancelo a sinistra, con un centrocampo formato da Bruno Fernandes e Sergio Oliveira, con il fantasista Bernardo Silva sulla fascia destra (il migliore in campo) e poi, ovviamente, con CR7. Oltre allo spessore tecnico, nei primi 45' il Portogallo è stato superiore alla Serbia come squadra, come organizzazione e compattezza.

    MILENKOVIC, DISASTRO NUMERO 1 - I tifosi viola ricorderanno, loro malgrado, il gol di Nestorovski in Udinese-Fiorentina 1-0 di fine febbraio: cross da destra di De Paul, Milenkovic che si stacca dall’attaccante friulano, si fa superare dalla traiettoria della palla e Nestorovski per mettere di testa in rete non ha bisogno nemmeno di alzare i tacchetti dall’erba. Fra i due c’erano 13 centimetri di differenza a favore del serbo. Stavolta, rispetto a Diogo Jota, i centimetri di differenza a favore di Milenkovic erano 17, ma il primo gol preso dal fiorentino è stato identico a quello di Udine: cross da destra di Bernardo Silva, Milenkovic non ha marcato Diogo Jota, è andato sulla palla, non l’ha nemmeno sfiorata e l’attaccante del Liverpool ha portato in vantaggio il Portogallo con un colpo di testa, anche in questo caso senza bisogno di alzarsi da terra.

    MILENKOVIC, DISASTRO NUMERO 2 - Ma la nuova terribile serata di Milenkovic non era finita con il gol dell’1-0 del Portogallo, anche sul 2-0 è stato evidente il suo errore. Bernardo Silva ha giocato un pallone da artista a metà campo, si è sganciato l’ex interista Cedric a destra, altro cross, taglio al centro di Diogo Jota, Milenkovic è rimasto sorpreso e piantato, l’ha rincorso ma l’ha perso e l’attaccante portoghese ha firmato il 2-0 ancora di testa.

    UN’ALTRA SERBIA - Nell’intervallo Stojkovic ha fatto due cambi, togliendo due “italiani”, fuori Lazovic per Maksimovic e fuori Vlahovic per Radonjic ed è stata la svolta della partita. E’ entrata in campo un’altra Serbia e in un quarto d’ora il Portogallo ha incassato i due gol del pareggio. Decisivo l’inserimento di Nemanja Radonjic, classe ‘96, esterno dell’Hertha Berlino, un passaggio rapido, senza giocare nella Roma e nell’Empoli. E’ esploso facendo a pezzi Cancelo. La prima palla che ha toccato si è trasformata nell’assist per la rete di Aleksander Mitrovic, con un colpo di testa coraggioso fra i tacchetti spianati di Danilo e la testa di Fonte. Non era passato nemmeno un minuto dall’inizio della ripresa e da quel momento la Serbia ha cancellato il Portogallo. Occasione per Tadic con fantastica deviazione in angolo di Lopes, occasione di testa per Milinkovic con palla fuori di niente. Poi un contropiede pazzesco, avviato da Milinkovic, proseguito da Tadic, rifinito con colpo di tacco e assist ancora da Radonjic e palla in rete di Kostic.

    CAMBI PORTOGHESI - Sempre Radonjic ha messo a soqquadro l’area portoghese e solo una bella respinta di Lopes ha risolto una situazione spinosa. Fernando Santos ha capito che da quella parte Cancelo era continuamente sotto schiaffo, così l’ha tolto per mettere Nuno Mendes. E’ entrato anche Renato Sanches per ravvivare il centrocampo portoghese, mentre il bambino d’oro del calcio lusitano, Joao Felix, è rimasto in panchina fino all’85', quando ha sostituito il doppiettista Diogo Jota. Stojkovic voleva vincerla e a 10' dalla fine ha tolto uno stanco Tadic per inserire il trequartista del Sassuolo, Djuricic. Poi il finale già raccontato.

    IL TABELLINO

    Serbia-Portogallo 2-2

    Serbia (3-4-1-2): Dmitrovic 5,5; Milenkovic 4 S. Mitrovic 7 Pavlovic 5; Lazovic 5,5 (1' st Maksimovic 6) Milinkovic-Savic 6,5 Gudelj 6 Kostic 6,5 (26' st Ristic 6); Tadic 6,5 (36' st Djuricic sv); Vlahovic 5,5 (1' st Radonjic 7,5) A. Mitrovic 6,5 (44' st Jovic sv). A disposizione: Rajkovic, Petkovic, Spajic, Nikolic, A. Zivkovic, Krsticic, Grujic. Ct: Stojkovic 7.

    Portogallo (4-3-3): Lopes 6,5; Cedric 6,5 Fonte 6 Ruben Dias 6 Cancelo 5 (27' st Nuno Mendes 6,5); Bruno Fernandes 6,5 (47' st Joao Palhinha sv) Danilo 6 Sergio Oliveira 5,5 (27' st Renato Sanches 5,5); Bernardo Silva 7 Ronaldo 5,5 Diogo Jota 7,5 (40' st Joao Felix sv). A disposizione: Rui Silva, Luis Neto, Duarte, André Silva, Rafa Silva, Ruben Neves, Pedro Neto, José Sa. Ct: Fernando Santos 6.

    Arbitro: Makkelie (Olanda) 4

    Marcatori: Diogo Jota (P) all’11' pt e al 35' pt, A. Mitrovic (S) al 1' st, Kostic (S) al 15' st

    Assist: Bernardo Silva (P), Cedric (P), Radonjic (S) 2

    Espulsi: Milenkovic (S) al 47' st per gioco violento

    Ammoniti: Bruno Fernandes (P) al 4' st, Maksimovic (S) all’11' st per gioco falloso, Ronaldo (P) al 49' st per proteste
       

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