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  • Massimo Mauro:| Tutti gli errori della Juve

    Massimo Mauro:| Tutti gli errori della Juve

     

    Ha vinto la squadra che ha avuto più qualità in attacco ma soprattutto ha vinto Stramaccioni. Ha vinto prima della partita quando ha deciso di giocare contro la Juventus, nel suo stadio, con le tre punte, con Milito, Palacio e Cassano. Ha mandato un segnale chiaro alla squadra, di nessuna sudditanza e questo ha dato coraggio. Ma quei tre poi la differenza l'hanno fatta davvero, psicologia a parte. Hanno sempre messo in difficoltà la difesa juventina, hanno fatto giocate di grande qualità, ma hanno anche coperto bene il campo. Non hanno mai dato riferimenti e hanno costretto i difensori bianconeri a tanti falli che poi sono pesati nell'economia della partita. Ma Stramaccioni l'ha vinta anche nei cambi durante la partita: ha capito quando era il momento di inserire Guarin, quando era il momento di dare maggior peso al centrocampo e ha avuto ragione: il secondo gol è nato proprio da una pressione del colombiano.  
     
    La Juventus deve invece ora riflettere su questa sconfitta e le cause che l'hanno determinata. La prima è un problema strutturale: la poca qualità dell'attacco. Con Vucinic la lacuna è apparsa poco evidente perchè il montenegrino è riuscito a fare buone giocate e in qualche occasione ha messo in difficoltà Ranocchia e Samuel, e la Juventus riusciva a salire. Poi il buio. Intanto perché è stato sbagliato il cambio: Bendtner non può essere preferito a Quagliarella, non ha le qualità tecniche per poter garantire profondità e difesa del pallone. Quagliarella, evidentemente non è in sintonia con il tecnico, perchè altrimenti non si capisce come possa essere messo alle spalle del danese. Sbagliata poi la gestione dei cambi: sbagliato far uscire Lichtsteiner per paura del "rosso" al 35 del primo tempo. Troppo presto e prudenza eccessiva. Poi Alessio è stato cotretto a sostituire Vucinic infotunato e così sono nati i problemi. Perché Pogba sarebbe dovuto entrare prima al posto di un Vidal spento o di un Marchisio esausto e invece l'ultimo cambio è stato fatto solo nel finale, a partita ormai decisa.
     
    Evidenti gli errori anche dell'arbitro e del guardalinee: fortuna ha voluto che alla fine non siano stati decisivi sul risultato, ma quell'errore sul gol in fuorigioco al 18" ha condizionato Tagliavento. Tanti episodi nella ripresa sembravano più la voglia di rimediare a quell'errore. Ma almeno questa volta non è l'arbitro ad aver determinato il risultato di una partita: dallo "Juventus Stadium" è uscita una grande Inter.

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