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  • Milan, Ambrosini:| 'Scudetto, è ora'

    Milan, Ambrosini:| 'Scudetto, è ora'

    Dopo l'ad Adriano Galliani, anche il capitano del Milan Massimo Ambrosini conferma che l'obiettivo principale dei rossoneri, in questa stagione, è lo scudetto: "Manca dal 2004. È ora, qui lo vogliamo tanto".

    Ai microfoni di Sky, Ambrosini parla dell'ottimo momento della squadra: "La sconfitta con il Real Madrid al Bernabeu ci ha insegnato qualcosa, quindi magari è stato anche un “bene” prendere una scoppola del genere perché ci ha fatto rendere conto che per competere ad alti livelli ci vogliono tante componenti. Siamo anche a un punto della stagione in cui sai che sei ad un buon punto, però devi fare ancora tanto".

    Sul Milan dei tre mediani e sul modulo di gioco: "Una squadra per vincere, o comunque per arrivare in fondo alle competizioni, come Coppa Campioni e campionato, deve avere la possibilità di cambiare, di capire in un determinato momento di cosa c’è bisogno. Quindi è una soluzione che in questo momento sta dando dei risultati, ma può non essere quella definitiva, anzi. Tutti quanti aspettiamo che un giocatore come Pirlo, che per noi è fondamentale, ritorni. In certi momenti della stagione uno può sfruttare determinate caratteristiche che la rosa può avere. Il problema dei moduli di gioco, al di là delle problematiche tattiche, è lo spirito con cui si interpreta uno schema. Per vincere ci vuole una mentalità di un certo tipo, perché non è detto che uno schema ti debba accompagnare dal primo all’ultimo giorno, però se uno vuole vincere lo spirito deve essere lo stesso dal primo all’ultimo giorno".

    Poi, su Ibrahimovic: "È un giocatore che va oltre ai suoi gol, perché riesce anche a fare evidenziare meglio le qualità dei suoi compagni. Questa è una qualità che solo i grandi campioni hanno. È giusto che la squadra si renda conto che non può essere sempre lui a risolvere le partite, però è anche normale perché fa parte di questa squadra ed è il terminale principale. Non dobbiamo pensare che sia sempre e solo lui che possa risolvere le partite e per metterlo in condizione di segnare anche tutta la squadra deve fare un buon lavoro. Ibra in questo momento è il giocatore che più di tutti sta facendo la differenza, mi auguro che sia lui dall’inizio alla fine".

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