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  • Milan: è la notte di Leao, ma per il rinnovo ci sono ancora 'cose da sistemare'

    Milan: è la notte di Leao, ma per il rinnovo ci sono ancora 'cose da sistemare'

    • Gabriele Stragapede
    16 anni. Dopo 16 anni lunghi anni, il Milan torna in semifinale di Champions League. I rossoneri pareggiano 1-1 la sfida allo stadio Diego Armando Maradona contro il Napoli nel ritorno dei quarti di finale. Un sogno ad occhi aperti per la squadra di Stefano Pioli che quest’anno, in Europa, non vogliono smettere di stupire. All’orizzonte, in attesa del match di domani sera contro il Benfica, un euro-derby che potrebbe scaldare, senza dubbio almeno ai più nostalgici, gli animi di tutti i tifosi rossoneri. Ma nell’accesso al penultimo atto della massima competizione europea, oltre alle mani di Mike Maignan – decisivo con il rigore neutralizzato a Kvaratskhelia – c’è la classe, la tecnica, il talento e le sgasate tutto campo di Rafael Leao.

    LE FIAMMATE - Ci aveva già provato a mettere lo zampino nel vantaggio rossonero. Al 21’, entra in area, scarica su Brahim Diaz e viene travolto da Mario Rui. Tiro dal dischetto poi fallito da Giroud. Poco male per il francese perché l’infinito talento dell’asso portoghese ha in serbo qualcosa in più per lui. Ndombele non riesce a raccogliere un brutto pallone servitogli sulla trequarti offensiva rossonera. Palla che, come nelle migliori favole, finisce sui piedi del lusitano. Prende e parte, sempre più veloce, sempre col pallone attaccato al piede. Salta con una finta Di Lorenzo, brucia sul tempo Rrahmani con una fiammata incredibile e dopo quasi 80 metri di campo palla al piede, serve un cioccolatino che Giroud deve solo scartare ed appoggiare nella porta sguarnita, indifesa da Meret. A spaventare, oltre alla qualità disarmante con la quale Leao giochi, è la facilità, l’armonia, la gioia con la quale il portoghese riesca a solcare il manto erboso. Lui che, un sorriso, l’aveva regalato anche i tifosi partenopei nel pre partita.

    UN SORRISO AGLI ULULATI - Una cavalcata che sa tanto di rivincita, visto l’accaduto precedente al match. Il clima rovente, infatti, si era infiammato a causa di alcuni tifosi azzurri che, dopo aver provato a tenere svegli gli uomini di Pioli lungo il corso di tutta la notte con fuochi d’artificio e musica, hanno deciso di prendere di mira il portoghese con comportamenti ed insulti di stampo razzista. In circa 200 sostenitori di fede partenopea, dopo aver atteso l’uscita del Milan al di fuori dell’Hotel Vesuvio, hanno preso d’assalto il pullman rossonero, accompagnando i giocatori – Leao in primis – con alcuni ululati razzisti. La risposta del portoghese? Un sorriso dall’amaro sapore. Amaro che si trasforma in dolce dopo il passaggio del turno. Ed ora, la palla da Leao passa a Maldini e Massara che, oggi più che mai, devono blindare il proprio fuoriclasse.

    DIMENSIONE EUROPEA - Il giocatore visto questa sera al Maradona è un fuoriclasse di caratura internazionale. I dirigenti rossoneri, specie nelle ultime dichiarazioni, hanno sempre fatto passare un messaggio di fiducia per l’ambiente rossonero. Una fiducia che cresce, giorno dopo giorno, complice la voglia comune di crescere assieme ed ambire a traguardi sempre più alti. Da blindare, quindi, c’è un contratto in essere sino al 2024. Un prolungamento sottolineato da un'importante aumento d’ingaggio richiesto dall’entourage – 7 milioni di euro netti a stagione. La multa da pagare allo Sporting Lisbona – 19 milioni – è l’ago che sta muovendo attualmente la bilancia ma l’ottimismo, specie se il Lille parteciperà al pagamento, è fortemente in crescita. Le parole a fine partita del portoghese sembrano confermare la sua voglia di Milan, seppur venga sottolineato il bisogno di sistemare alcuni fondamentali dettagli.

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    Per la Champions bisogna provarci fino alla fine. Per il futuro c’è ancora tempo. Ma il Milan deve provarci. In Europa come con Leao. Fino alla fine.

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