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Napoli, Conte: "Lo Scudetto più difficile". E nicchia sul futuro: "Io e De Laurentiis due vincenti in modi diversi"
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Una serata da record per il tecnico leccese, il primo nella storia a vincere il campionato di Serie A con tre squadre diverse (Juventus, Inter, Napoli). E al termine della partita Conte è intervenuto a DAZN, tra i festeggiamenti e i dubbi che lui stesso non dissipa sul futuro, dribblando le domande.
SCUDETTO - "E' successo di nuovo ed è qualcosa di fantastico, di bellissimo. Oggi, quando siamo arrivati al campo, è stato difficile arrivarci, non so quanta gente c'era. Mi è balenato un piccolo pensiero: "Ma se andiamo a deludere queste persone?". Sarebbe stato qualcosa che ci saremmo portati dentro a lungo, almeno personalmente. I ragazzi sono stati fantastici, c'era una pressione pazzesca e l'abbiamo affrontata nel migliore dei modi. Merito di questi ragazzi, sono stati fantastici, c'era parecchia pressione e hanno fatto un campionato fantastico. Si sono rimessi in discussione quelli che c'erano due anni fa e l'anno scorso sono arrivati decimi, tra vecchi e nuovi si è creato un bellissimo gruppo".
SIPARIETTO CON CIRO FERRARA - "La torta? L'avevamo preparata, dovevamo metterci la ciliegina sopra (ride, ndr)".
PIU' GRANDE CAPOLAVORO DELLA CARRIERA? - "Sicuramente è stato il più inaspettato, il più difficile e il più stimolante come sfida. Venire a Napoli dopo un decimo posto e riprendere un po' tutto, perché si era un po' tutto sfasciato, cercando di convincere anche i giocatori più bravi a rimanere... Se guardiamo all'inizio lo 0-0 con il Modena o la sconfitta per 3-0 contro il Verona significa che abbiamo fatto qualcosa di clamoroso. Di questo va dato merito ai ragazzi".
DUE SCUDETTI PER DI LORENZO E COMPAGNI - "Io penso che chi ha partecipato alla vittoria di questi Scudetti ha fatto qualcosa di straordinario. Vincere qui è difficilissimo, Di Lorenzo e i reduci di due anni fa lo ripetono e significa che ci sono valori importanti, altrimenti non ricapita in così poco tempo. Sono contento per loro, da 30 anni fa un certo Maradona che amiamo tutti, il fatto che Giovanni per due volte da capitano alza il trofeo con i compagni è qualcosa di straordinario. Merito a lui e ai ragazzi, non è semplice farlo in un club che non gioca sistematicamente per vincere".
RESTA A NAPOLI LA PROSSIMA STAGIONE? - "Noi ci stiamo godendo tutto. Con il presidente ho un ottimo rapporto, anche con la famiglia. Diciamo che abbiamo avuto la possibilità quest'anno di conoscerci l'un l'altro. Stiamo festeggiando tutti insieme, alla fine siamo due vincenti: magari siamo due vincenti in maniera diversa, ma siamo due vincenti".
Conte è poi intervenuto in conferenza stampa.
IL SAPORE DI QUESTO SCUDETTO - "Ho vinto anche all'estero, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato ma se poco poco li mandiamo a casa senza Scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi, ho sentito una pressione che non potevamo non portarlo a casa. Ho fatto il calciatore, quando vedi certe scene ti carichi anche di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che all'ultimo vuole festeggiare".
IL MOMENTO DELLA SVOLTA - "II pareggio con l'Inter, se non vinciamo poi scappano. Invece pareggiamo, al goal di Billing dissi che se volevamo potevamo. Quello è stato importante, avessimo perso l'Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso invece con tante difficoltà da gennaio in poi abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. E' lo scudetto di tutti, di Scuffet che gioca all'ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo Scudetto dell'undici titolare e di chi ha risposto sempre presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro".
L'EMOZIONE DEI TIFOSI - "Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici di ciò che ci metti tu e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempie di orgoglio, non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata una annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messo in fila le più accreditate e siamo contenti".
IL PESO DI QUESTA SFIDA - "Avevo bisogno di questa sfida, l'abbiamo vinta insieme".
SI VA AVANTI INSIEME? - "Nel frattempo festeggiamo".
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