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  • De Laurentiis inaugura la stazione per Maradona: 'E' caduta una stella. Con Gattuso ci siamo stretti la mano'

    De Laurentiis inaugura la stazione per Maradona: 'E' caduta una stella. Con Gattuso ci siamo stretti la mano'

    • Giovanni Annunziata, inviato
    Questa mattina c'è stata l'inaugurazione della Cumana Mostra di Napoli, che rappresenta la fermata della stazione adiacente al nuovo Stadio Maradona. Presente il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, con il presidente di EAV Umberto De Gregorio e Victor Osimhen. Queste le parole del patron del Napoli: 

    I MURALES - È stata una sensazione straordinaria quella di passeggiare qui sotto, ripercorrendo dal 1926 ai giorni d'oggi la storia di questo Napoli glorioso reso ancor più glorioso da questa stella che purtroppo è caduta, non c'è più, ovvero Maradona. Maradona campeggia con la corona in testa come un re tra i vari murales. Devo ringraziare quest'uomo che ha avuto l'idea e l'ha portata a termine. Manca purtroppo Ferlaino, si sono dimenticati di Ferlaino. Ma hanno rimediato, verrà proprio a fianco a Maradona".

    De Laurentiis inaugura la stazione per Maradona: 'E' caduta una stella. Con Gattuso ci siamo stretti la mano'

    OSIMHEN - "Sarà inserito anche Osimhen, che sarà l'astro dei prossimi 6 anni (5+1). Puntiamo molto su di lui".



    GATTUSO - "Rinnovo? Con lui ci siamo messi d'accordo un mese e mezzo fa. Il tempo di scrivere i contratti, passarli ai legali che lo rappresentano in Portogallo, si tratta di mettere nero su bianco le negoziazioni tra me e lui perché ci siamo stretti la mano.

    RICORSO PER JUVE-NAPOLI - "Abbiamo presentato ieri il ricorso al Collegio di Garanzia. Aspettiamo con tranquillità e serenità il Giudizio di Terzo Grado".

    INFORTUNIO OSIMHEN - "Sapete come la penso. Quando uno offende le tifoserie di tutto il mondo, le quali trepidano soprattutto per chi li rappresenta durante la settimana e che in qualche modo diventa una panacea a tutto lo schifo che devono sopportare attraverso un lavoro che non amano o una famiglia che non li ripaga, è chiaro che offenderli dicendo 'Mandiamo in giro per il mondo i vostri giocatori per delle partite che non servono a niente (perché c'erano partite amichevoli che si potevano evitare)'. Secondo me chi sta alla FIFA e UEFA non è all'altezza di capire dal punto di vista imprenditoriale l'organizzazione di quelle che sono le tensioni sportive, con tutte le considerazioni che ne derivano. Quindi non so se queste persone sono all'altezza o quando la sera, prima di andare a dormire, ​si sono mai interrogate 'Ho fatto una cavolata oggi?'. Perché non dobbiamo mai cambiare le cose? Perché questo calcio non si deve contemporaneizzare? Con il Coronavirus è cambiato tutto, anche in futuro la nostra vita ne risentirà. Bisogna rivedere anche le regole che riguardano il calcio in Italia e in Europa".

    STADIO - "Lo stadio doveva essere dedicato a Maradona, tant'è che anche negli anni passati uno stadio nuovo, se mai si fosse costruito, avrebbe dovuto portare il nome di Maradona. Oggi che è venuto a mancare, tanto più, De Magistris (Sindaco di Napoli, ndr) ha avuto il sentiment per dedicarglielo. Ora poi se si chiamerà Maradona Arena o Maradona Stadium vedremo nel pomeriggio, quando lo incontrerò alle 15. Parleremo di questo e di un museo virtuale che voglio creare all'interno dello stadio San Paolo dai 5 mila ai 10 mila metri quadri per far rivivere a tutti le partite giocate nel passato e appena giocate nel weekend precedente, alla visita di qualcuno. Visitare lo stadio, ma visitare un luogo dove ci si possa divertire indossando un casco e giocare ancora con Maradona o accanto ai beniamini della propria annata".

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